Chi possiede un cane è abituato a raccogliere montagne di pelo, ma il fastidio si può minimizzare trasformandola in lana. Ecco come
Sono molte le cose che per la nostra cultura sono ritenute bizzarre, cose che per altre culture, invece, sono totalmente nella norma. La diversità delle tradizioni nel mondo è talmente varia, da permetterci di scoprire ogni giorno cose nuove. Ma anche con passione e dedizione, il resto del mondo spesso è molto lontano. Non tutto riesce ad arrivare alla nostra attenzione. I social ci sono recentemente venuti in aiuto. Prima per poter avere contatti anche solo a pochi chilometri dal punto in cui siamo, passavano ore. Se avevamo intenzione di avere contatti con gente fuori dalla nostra nazione, come magari un parente emigrato all’estero, potevano passare settimane o mesi, nel peggiore dei casi. I social ci hanno permesso di tenere il mondo in tasca, di farci vivere in un contesto estremamente collegato.
Il termine che spesso viene usato in sociologia è “villaggio globale” e si riferisce al fatto che tutte le informazioni ormai viaggiano in tempo reale. Certo è che McLuhan, il sociologo che negli anni 60’ ha usato per la prima volta questa espressione, non aveva probabilmente idea che il mondo sarebbe diventato interconnesso nella maniera in cui lo è oggi. Questo avanzamento tecnologico ha ovviamente i suoi lati negativi, come ad esempio la velocità con la quale un pubblico perde interesse in un determinato argomento o anche un repentino inasprimento verso determinate questioni sociali. Ma in questo mondo non va sempre tutto male, spesso arrivano notizie interessanti e positive, ma siamo così disabituati al buono, da non dare loro peso, o arrivare addirittura ad ignorarle.
Lana di Cane, cos’è e quanto è preziosa
Negli ultimi tempi, proprio tramite i social media, si sta scoprendo una forma d’arte che molti popoli nordici praticano da secoli, ma che nel resto del mondo a malapena si pensava. Una pratica che molti hanno trovato non solo interessante, ma in alcuni casi anche terapeutica. La protagonista è la lana, ma non la classica lana di pecora che tutti conosciamo. Stiamo parlando della lana di cane. Esattamente, avete capito bene, lana prodotta direttamente da tutti quei fastidiosi ammassi di pelo che regolarmente vi trovate in casa, se siete i fieri possessori del migliore amico dell’uomo. Molte persone negli ultimi hanno avviato dei veri e propri business. Partendo direttamente dal morbido sottopelo dei cani, lungo tutto il processo di filatura, fino ad arrivare anche alla produzione di maglioni, guanti, sciarpe e cappelli. Chi più ne ha più ne metta.
Ad oggi sono tante le persone in tutto il mondo che hanno preso questa via. Anche in Italia abbiamo i nostri esponenti della materia, una giovane coppia marchigiana che da qualche anno, partendo dal pelo del loro cane, ha iniziato a filare e filare, fino a decidere di trasferirsi in una fattoria sui monti sibillini. Questa specifica lana si può fare a partire dal pelo di ogni cane, infatti spesso, i padroni che hanno da poco perso o che stanno per perdere il loro amico decidono di rivolgersi a questi esperti, per mantenere un ricordo indelebile e duraturo, del passaggio nelle loro vite di un fidato amico. Negli Stati Uniti d’America, ad oggi, esistono intere fattorie che si occupano solo della lavorazione della lana di Husky, una delle razze principali che ha ispirato questa particolare pratica.
Come fare la lana di cane
Il loro marcato non si occupa solo di ricevere lana da padroni rimasti senza cucciolo, si occupano principalmente di commercializzare la pregiata lana di Husky che risulta non solo morbida, ma anche molto meno irritante della lana di pecora. Provare per credere, la lana di cane, soprattutto se di alcune razze specifiche, è di una morbidezza disarmate. Potenzialmente tutti potremmo diventare creatori di preziosi gomitoli di lana di cane, certo il processo è lungo, ma la fonte principale spesso ce la troviamo a scorrazzare per casa. Certo, non è per ovvie ragioni disponibile al grande pubblico, quindi se mai foste curiosi, dovreste prima cercare qualche appassionato disposto a mettere in gioco il suo talento per rispondere ai vostri desideri.
È certamente una bellissima idea per un regalo a qualche amico super affezionato al proprio cane. Magari da oggi in poi, quando spazzerete e penserete “cavolo, potrei proprio farne un maglione”, non la considererete più una battuta. Soprattutto con razze specifiche dal morbido pelo lungo. Gli animali abituati ai climi più freddi hanno per natura un sottopelo con una tenuta termica molto più importante di cani che invece nascono nei climi più miti. Ciò non toglie la possibilità di fare un cappello anche con qualche pelosone meno peloso. Certo, se il vostro cane è un Xoloitzcuintle, ovvero il cane nudo messicano o peruviano, allora la lana di cane probabilmente non è cosa per voi. Ma nel resto dei casi “the limit is the sky” caro lettore.