Chi soffre di pressione alta potrebbe beneficiare enormemente di una passeggiata: quanti passi al giorno servono?
Una passeggiata al giorno toglie il medico di torno… o forse era una mela? Qualunque sia il modo di dire, l’importanza del camminare per la nostra salute è indubbia. Con questa attività fisica lieve, infatti, possiamo ottenere risultati sul breve e sul lungo termine. Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, ad esempio, effettuare un minimo di 2mila passi al giorno potrebbe ridurre la mortalità per disturbi a carico del cuore e dei vasi sanguigni, mentre arrivare fino a 4mila potrebbe contenere il rischio di morire prematuramente.
Ma non solo, poiché ogni 1.000 passi in più si riduce del 15% il rischio di morte per qualsiasi causa. Questi dati statistici forniscono informazioni di media ma rendono evidenti i benefici della camminata sul nostro organismo. Prendiamo ad esempio in considerazione più da vicino la condizione di ipertensione e l’efficacia del camminare su questo aspetto della nostra salute cardiologica. Quando si parla di ipertensione si fa riferimento alla pressione sanguigna che presenta valori eccessivi rispetto alla norma. Questa condizione si presenta quando i valori di massima sistolica e minima diastolica superano rispettivamente 140 e 90 (i valori normali sono compresi tra 115 – 120 e 75 – 85).
I rischi comportati dall’ipertensione sono connessi all’insorgenza di infarti, ictus e insufficienza cardiaca. Seguire una dieta equilibrata, povera di grassi saturi, alcolici e sale, può aiutarci enormemente nella gestione della pressione ma oltre a seguire un piano alimentare adeguato dovremmo svolgere attività fisica aerobica. Con il termine aerobico si definisce un tipo di attività a bassa intensità ma di lunga durata, ad esempio una corsa o una camminata. Proprio quest’ultima può infatti risultare “salvavita” rispetto all’ipertensione.
Un gruppo di scienziati dell’Università del Connecticut e della Iowa State University (negli Stati Uniti) ha esaminato un campione di anziani sedentari di età compresa tra 68 e 68 anni. A questi ultimi sono stati forniti contapassi e kit di misurazione della pressione, nonché diari per annotare informazioni relative alle loro camminate. Dopo aver stimato una media di 4mila passi al giorno compiuti, ai soggetti è stato assegnato il compito di aggiungerne almeno altri 3 – 4mila, seguendo una raccomandazione fornita dall’American College of Sports Medicine.
In seguito i ricercatori hanno analizzato i dati oggettivi ottenuti dalla misurazione della pressione, denotando valori sorprendenti. Nello specifico l’aumento di passi aveva comportato una riduzione della pressione pari a quella ottenuta attraverso l’uso di farmaci appositamente messi a punto per abbassare i valori sistolici e diastolici. Un altro studio aveva inoltre denotato un aumento dell’efficacia di tali farmaci se assunti in combinazione con l’esercizio fisico.
A tal proposito il commento di Elizabeth Lefferts, autrice principale dello studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, rende onore allo stupore e all’entusiasmo degli scienziati: “è entusiasmante che un intervento così semplice sullo stile di vita possa essere altrettanto efficace dell’esercizio strutturato e di alcuni farmaci“, ha affermato la donna. In conclusione, dedicare una parte della propria giornata al camminare può avere effetti sorprendenti sulla nostra salute e sul nostro benessere psico-fisico!