Aumentare e di molto la produzione energetica con le rinnovabili potrebbe garantire l’alimentazione di tutto il mondo: vediamo la risposta dell’ente preposto, la Iea, l’Agenzia Internazionale dell’Energia.
Il Pianeta è in sofferenza a causa della situazione generata dalle eccessive emissioni di CO2 nell’atmosfera protratte negli anni. La transizione energetica può invertire tale trend attraverso l’implementazione delle energie rinnovabili che possono garantire il riequilibrio e l’avvicinamento al Net-Zero. La corsa è iniziata, ma la strada è ancora lunga per la determinazione della Carbon Neutrality entro il 2050, che porterebbe il mondo a zero emissioni nette e per farlo è assolutamente improrogabile abbandonare gradualmente i combustibili fossili a favore delle risorse rinnovabili come Sole, vento e acqua, ma anche geotermico e bioenergie.
La Iea, l’Agenzia internazionale dell’energia, indirizza e promuove dal 1974, le strategie relative al settore energetico, fornendo dati sulla situazione e informazioni essenziali alla pianificazione delle linee guida da attuare e da seguire. Le indicazioni emerse dai report di questi ultimi anni specificano l’improrogabilità di alcune azioni imprescindibili per il raggiungimento degli obbiettivi segnalati, al fine di contenere l’innalzamento delle temperatura media globale con il conseguente aumento del livello dei mari. Compito dell’agenzia è garantire la sicurezza del sistema energetico mondiale e veicolare la produzione di energia spingendo tecnologia e ricerca verso il consolidamento dell’efficienza energetica.
Va da sé che migliorare ed aumentare la produzione di energia elettrica green, sia in sostanza l’unica via percorribile per il raggiungimento degli obbiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi. Nel 2021 le indicazioni andavano già in questa direzione, stoppando di fatto gli approvvigionamenti dei combustibili fossili, le cui riserve erano ritenute sufficienti al passaggio progressivo alle risorse rinnovabili. Un vero e proprio cambio di rotta storico per un ente nato e cresciuto a carbone e petrolio. Da qui il lavoro dell’agenzia si concentra in modo univoco sulla necessità di arrivare al Net-Zero ed oggi ci si interroga sul come.
I progressi in campo tecnologico, sullo sfruttamento delle energie rinnovabili, hanno favorito in modo inequivocabile la produzione green, ma, secondo il “sole24ore” e l’ultimo report della Iea, non è ancora sufficiente al completamento della transizione energetica auspicata entro il 2030, per alcuni traguardi, ed entro il 2050 per altri. Gli sforzi, dunque, vanno tutti nella medesima direzione mettendo in campo ogni risorsa ed ogni investimento al conseguimento della sfida più importante per il mondo intero: energia sicura, pulita e alla portata di tutti.
Gli ultimi 24 mesi hanno fatto registrare molti passi in avanti per quanto riguarda la transizione energetica in corso nel mondo e i numeri sono molto positivi, superando addirittura le più rosee aspettative. Ma non basta ed è fondamentale aumentare e spingere su molti fronti green. Uno fra tutti il fotovoltaico, la tecnologia rinnovabile più utilizzata e sfruttata che deve fare ancora di più, spostando l’asticella dai 630 a 820 gigawatt. Anche l’eolico può e deve migliorare attraverso performance da incrementare a contrasto di una lieve flessione momentanea.
Ampio spazio al ruolo delle batterie che deve essere almeno raddoppiato, diventando uno dei settori chiave della transizione energetica, puntando ai 1020 GW di capacità installata. Ultimo passo improrogabile è il definitivo passaggio all’elettrificazione totale del Pianeta. Solo così si potrà pensare di abbattere definitivamente i livelli globali di emissioni di CO2. La risposta è dunque nelle rinnovabili e nel loro utilizzo a 360 gradi, in ogni singolo settore, arrivando a coprire il 90% della produzione energetica mondiale, mettendo in campo anche il nucleare pulito, nella corsa ad una economia globale elettrificata, totalmente alimentata con le fonti rinnovabili.