Il collagene è famoso per essere un alleato beauty grazie al quale contrastare l’invecchiamento: purtroppo, però, nasconde un segreto da brivido. Questa proteina ha un impatto molto negativo sul Pianeta, scopriamo il motivo.
Per gli appassionati di skincare il collagene è un elemento immancabile nei loro prodotti. Spopolato negli ultimi anni, è presente un po’ ovunque tra creme viso, sieri, detergenti e shampoo: in particolare questa sostanza è millantata per la sua capacità di rallentare l’invecchiamento, migliorando così pelle, unghie, capelli e perfino le articolazioni, visto il suo potere anti-age. Questo rendere il collagene davvero amato e di gran moda in una società dell’immagine come la nostra, in cui si cerca di fare di tutto pur di contrastare i segni del tempo.
Il collagene non è altro che una proteina estratta dai pesci, dai maiali e dai bovini: seppur così apprezzata da molti, in realtà ancora oggi, purtroppo, in pochi conoscono il suo lato oscuro.
Perché sì, quando si parla di collagene non è tutto rose e fiori: malgrado questo ingrediente sia considerato un elisir di bellezza irrinunciabile, in realtà non è esente da controindicazioni. In particolare ha un impatto molto negativo sul Pianeta. Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.
Di tendenza nel mondo beauty, il collagene è anche usato dalle aziende farmaceutiche e alimentari. Si tratta di una specie di colla che permette di tenere insieme gli elementi all’interno delle nostre ossa, contrastando così l’invecchiamento. È amato da star del calibro di Jennifer Aniston, famosa per il suo fascino senza tempo: l’attrice ha svelato come lo assuma da anni, aggiungendolo al caffè.
Malgrado i benefici per il nostro corpo, purtroppo il collagene genera pesanti ripercussioni sul Pianeta. Il suo impatto negativo è da ricercare nella sua produzione che richiede l’impegno di tantissimi bovini, costretti negli allevamenti intensivi: quest’ultimi non fanno che minare le foreste, in particolare quelle tropicali del Brasile, essendo una delle cause della deforestazione (scopri qui un approfondimento sul tema).
A confermare il nesso tra collagene, carne di manzo e deforastazione è stato uno studio condotto dal Guardian in cui è emerso come le fattorie in cui è allevato il bestiame destinato alla produzione del collagene comporti la deforestazione del Brasile.
Migliaia di bovini vengono uccisi per fornire il collagene: nel suo processo produttivo i controlli rappresentano una grande criticità, in quanto le aziende non sono obbligate al monitoraggio dell’impatto ambientale. A questo si aggiunge il fatto che il collagene non rientra nella legislazione UE contro la deforestazione, a differenza della soia, della carne di manzo e dell’olio di palma (scopri qui delle restrizioni applicate dall’Unione Europea su diversi prodotti responsabili della deforestazione).
Per quanto il collagene sia amato dagli appassionati di beauty, bisogna essere consapevoli di come la sua filiera sia a oggi insostenibile.
La situazione è molto complicata e l’unica via possibile per arginare gli effetti negativi del collagene sulla natura, in particolare il suo ruolo nel processo di deforestazione, è rendere il processo produttivo trasparente e responsabile, cosa che richiederà molto tempo e uno sforzo a livello globale, visto che ci sono molteplici attori in gioco, che non comprendono solo le aziende di bellezza, ma anche quelle farmaceutiche e alimentari.
Intanto dal lato consumatore è importante acquistare delle alternative più sostenibili ai prodotti a base di collagene, affidandosi alle opzioni vegane.