È possibile vincere una crociera ma anche punti per la spesa riutilizzando la plastica che rischia di essere dispersa nell’ambiente
Riciclare e riutilizzare il materiale prodotto (e che per realizzarlo ha visto l’investimento di soldi e consumo di molte energie) è ormai la via maestra per provare a salvare il pianeta dalla catastrofe climatica. Troppe energie consumate inutilmente che stanno creando montagne di rifiuti, in terra e in mare.
È chiaro anche che bisogna incentivare i cittadini a fare ciò. Non basta solo mettere nella mette di ognuno certe idee, far capire che se si vuole dare un futuro a chi si vuole bene, in particolare ai propri figli, bisogna inquinare di meno. Chi incentivi devono essere pratici, che si possono tradurre in risparmio o soldi in tasca, direttamente o tramite premi.
Coripet è un consorzio di volontario senza fini di lucro, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in PET. Grazie a una sua iniziativa, Bottle to Bottle, si può riciclare tanta plastica e partire per un bel viaggio. Com’è noto la plastica è l’elemento più inquinate perché per realizzarla è necessaria una tantissima qualità di petrolio e guai a disperderla nell’ambiente perché non è biodegradabile.
Con questa idea ogni bottiglia di plastica riciclata si ottengono punti viaggio come Itabus o Agriturismo.it ma anche punti spesa, Ikea, GameStop, Libraccio. Ma soprattutto è possibile vincere una crociera.
Vediamo cosa bisogna fare per provare a far proprio l’ambito premio. Per prima cosa è necessario scaricare l’app di Coripet (per farlo clicca qui) e cercare l’ecocompattatore più vicino. Le bottiglie di plastica, infatti, vanno conservate e portate poi al punto, come se le portassimo all’isola ecologica. Sempre tramite lo smartphone si inserisce il codice e a quel punto si possono inserire le bottiglie.
Ma attenzione, per l’inserimento bisogna seguire delle semplici ma fondamentali regole, da ricordare fin da quando cominciamo a raccogliere le bottiglie. Queste, infatti, per essere inserite nell’apposita macchina automatica, devono essere integre (quindi non vanno appallottolate come si fa di solito per risparmiare spazio) vuote e devono avere l’etichetta ben visibile. Su di essa c’è anche il codice a barre che va rivolto verso l’alto.
Scopriamo meglio Coripet. L’organizzazione ha creato un sistema per la gestione del Pet che viene usato per gli alimenti. I produttori che immettono questo tipo di imballaggio sul mercato, usato soprattutto per confezionare acqua e latte ma anche bibite e oli, dopo l’adesione al consorzio, sono chiamati al rispetto di alcuni obblighi derivanti dall’EPR, ossia Extended Producer Responsibility (Responsabilità estesa del produttore) di gestione del fine vita dei propri imballaggi immessi sul mercato.
Il consorzio è infatti costituito da produttori di imballaggi e converter, chi realizza semilavorati come le preforme e gli accessori tipo i tappi, e infine i riciclatori che hanno il parere positivo EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) per la produzione di rPET idoneo al diretto contatto alimentare.