Simbolo dell’autunno, la zucca è uno dei frutti più consumati del periodo, ricco di benefici, ma in certi casi può essere causa di avvelenamento. Quando succede?
Probabilmente è il frutto (sì, si tratta di un frutto, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee) più consumato del periodo autunnale. Quando le temperature iniziano a scendere e l’aria rinfresca, e si sente l’odore della pioggia, allora si pensa subito alla zucca. Ma la zucca è anche il simbolo di Halloween, la festa più macabra dell’anno, perciò, proprio in questa stagione, la troviamo ovunque.
Si tratta di alimento dotato di notevoli proprietà nutritive, ricco di benefici, inoltre è versatile, tanto che può essere impiegato per la preparazione di innumerevoli piatti, tra cui dolci, torte, vellulate, ma anche sfiziose bevande. Le varietà di zucche in commercio sono tante, ognuna delle quali dotata di un proprio gusto. Gli amanti della zucca le possono assaggiare tutte, ad esempio, c’è la zucca di Butternut, dalla forma particolare, che è una specie caratterizzata da una buccia molto sottile, commestibile, ricchissima di proprietà salutari.
I benefici della zucca, il frutto simbolo dell’autunno, ma in quali casi si rischia l’avvelenamento
Come accennato, la zucca è ricca di proprietà benefiche, perciò consumarla regolarmente è sicuramente una buona abitudine. Ricca di antiossidanti, dotata di proprietà antinfiammatorie, contenente numerosi minerali, ha proprietà diuretiche e calmanti, e l’alta quantità di fibre aiuta a riequilibrare la flora intestinale e a favorire la digestione.
Inoltre, consumarla con regolarità è un ottimo modo per rafforzare il sistema immunitario e proteggere anche gli occhi. Infine, la zucca influenza anche la salute della pelle, rendendola luminosa ed eleastica, contribuendo a combattere l’invecchiamento cellulare. Si tratta di un alimento dalle grandi potenzialità, ipocalorico, perciò adatto anche per chi è a dieta, apportando solo 18 calorie ogni 100 grammi di prodotto.
Tuttavia, specialmente nelle settimane che precedono la festa di Halloween, in commercio si trovano delle zucche non edibili, quindi non commestibili, che possono provocare avvelenamento. Sono frutti venduti soltanto a scopo decorativo, per abbellire la casa durante i giorni di Halloween. Dunque, quando acquistiamo una zucca, dobbiamo fare attenzione e leggere bene l’etichetta.
Come riconoscere le zucche non commestibili
Le informazioni sulla sicurezza alimentare devono obbligatoriamente essere riportate sulle etichette. In caso di dubbi, cerchiamo di chiedere al venditore stesso. Ma come riconoscere le zucche non edibili? Prima di tutto, partiamo dal sapore. Così come per le zucchine, le zucche che hanno un sapore amaro non vanno bene, perciò, il consiglio è quello di fare un piccolo assaggio prima di cucinare questo frutto.
Il sapore amarognolo è dato da un eccesso di cucurbitacine, che indicano un possibile rischio nel consumo, perché potrebbero scatenare un’intossicazione alimentare. Altro segnale di avvertimento è dato dalla polpa. Una volta aperta, se vediamo che la zucca presenza poca polpa, magari molto fibrosa e secca e dura, allora non va bene. Solitamente, nei supermercati le zucche non commestibili sono sempre tenute in spazi separati rispetto alle zucche buone da mangiare.
La separazione è obbligatoria per evitare una contaminazione tra le due varietà. In caso di avvelenamento, quali sono i sintomi? Se si dovesse ingerire per errore una zucca non edibile, si proverebbero forti crampi alla pancia, vomito, diarrea, nausea, mal di testa, affaticamento. Insomma, quando si fa la spesa occorre fare attenzione a ciò che si mette nel carrello. Basta una piccola distrazione per incappare in certi errori.