L’Amazzonia verte in condizioni davvero critiche: scopriamo cosa sta succedendo alla foresta pluviale più grande e preziosa al mondo, le cause di questo quadro allarmante e le sue conseguenze.
Il nostro Pianeta è ricco di bellezza, con le sue visuali pazzesche, tra mare e angoli verdi. Purtroppo alcuni dei meravigliosi doni che madre natura ci ha regalato, nel tempo sono stati minati dall’agire insostenibile dell’uomo.
Tra la lista dei luoghi in pericolo troviamo la foresta pluviale dell’Amazzonia, la più grande in assoluto sulla Terra: qui negli ultimi anni le cose si sono inasprite molto, peggiorando in modo inesorabile, tanto che in questo gioiello di natura si è affermata una crisi davvero forte.
Il mix fatale che ha portato a questo quadro preoccupante unisce deforestazione, temperature elevate e siccità. A confermare quanto le condizioni in cui verte la foresta siano preoccupanti è uno studio condotto dalla rivista Science Advances, secondo il quale la crisi dell’Amazzonia potrebbe condurla al decesso, portando a un fenomeno noto come dieback, termine usato per indicare la morte delle foreste.
L’Amazzonia è in forte difficoltà: i motivi che stanno distruggendo la foresta
I dati parlano chiaro su quanto la foresta dell’Amazzonia sia in pericolo: secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite sono 420 milioni gli ettari di foresta persi nel periodo tra il 1990 e il 2020.
Tra i fattori principali che stanno determinando la morte dell’Amazzonia spicca la deforestazione che a oggi ha minato un totale di 13.235 kmq di foresta. A dettare questo evento sono diversi fattori tra i quali gli allevamenti intensivi (qui trovi un approfondimento sul tema), lo sfruttamento dei terreni per scopi minerali e agricoli, l’uso eccessivo delle risorse legnose e l’urbanizzazione.
Inoltre a peggiorare le cose ci pensano i cambiamenti climatici, soprattutto da quando è tornato El Niño, un evento climatico estremo che porta all’aumento delle temperature nei mari.
In particolare la siccità imperante sta peggiorando molto le cose: l’assenza di piogge sta compromettendo l’ecosistema della foresta, in forte affanno visto che sta diventando sempre più secca. Questa condizione è ulteriormente inasprita dagli incendi, sempre più frequenti con il rischio che la zona diventi una savana, mettendo in serie difficoltà la vegetazione e le specie animali del posto.
Il deterioramento della foresta dell’Amazzonia sta minacciando le popolazioni locali, in forte difficoltà soprattutto per la crisi idrica generata da questo disastro ambientale: la sopravvivenza di circa mezzo milione di abitanti della zona è in bilico visto che c’è il rischio di restare senza acqua.
Il disastro ecologico della foresta dell’Amazzonia: le ripercussioni e le possibili soluzioni
Le condizioni in cui verte l’Amazzonia non solo stanno mettendo in pericolo gli abitanti di Brasile e Venezuela, ma l’intero Pianeta. Infatti l’immensa foresta riveste un ruolo fondamentale per l’equilibrio climatico del mondo, visto che assorbe moltissimo carbonio. Culla della biodiversità, la sua fine potrebbe inasprire l’effetto sera, soprattutto per via degli alberi degradati.
La perdita di questo gioiello dal valore inestimabile potrebbe incrementare il surriscaldamento globale, già alle stelle.
Proprio per questo è necessaria un’azione immediata da parte dei governi a livello mondiale: bisognerà trovare delle soluzioni per preservare questa foresta immensa che è la casa di molti animali e di specie vegetali e in generale un’alleata per la Terra.
È necessario contrastare siccità, deforestazioni e incendi con interventi immediati. Non farlo significa muoversi in modo inesorabile verso la morte della foresta, nota anche come polmone verde del mondo, denominativo che simboleggia il suo ruolo centrale nell’equilibrio climatico della Terra.