Il cambiamento climatico non potrebbe essere più evidente di così, ma gli esperti sono preoccupati per il futuro
Il calendario segna che siano in autunno ma basta uscire fuori di casa per rendersi conto immediatamente che qualcosa effettivamente non quadra. I termometri segnano ancora massime intorno ai 30 gradi in molte città d’Italia e le piogge sono ormai solo un ricordo lontano, uno scenario che per alcuni potrebbe essere appagante, ma la verità è che questa situazione di grave disequilibrio idrico non può che mettere in allarme gli esperti del settore.
Poche foglie ingiallite sul terreno ed i maglioni che sono ancora ben riposti nei nostri armadi, in molti risultano disorientati ma questa “estate autunnale” potrebbe non solo finire a breve, ma finire più burrascosamente che mai! I giorni presi in prestito da agosto sembrano volgere al termine nella prossima settimana, ma cos’è che sta disegnando questo strano scenario?
Record termici in tutto il mondo, l’Italia “suda” come mai prima d’ora
Parlando di clima spesso restano solo i numeri a raccontare la storia ed i numeri in questo ottobre non possono che stupire. Prendendo ad esempio Milano, il cuore pulsante della Lombardia, ad ottobre non erano mai state registrate punte di 30 gradi e più, ma la colonnina di mercurio ha toccato anche i 30.3° in questo mese, superando un record che sembrava già inattaccabile.
Anche Torino ha superato il suo precedente record toccando i 30.7°, così come successo a Novara, Alessandria, Cuneo e molte altre città scendendo verso il centro, ovviamente, la situazione rimane la stessa con alcune aree che hanno addirittura toccato punte di 35° in un periodo che dovrebbe parlare, invece, di venti freschi e piogge diffuse.
Quando sembra che si sia toccato il limite, dunque, puntualmente l’asticella si alza facendo segnare nuovi record, una situazione che non potrebbe preoccupare di più gli esperti, non solo di meteo, ma anche quelli di economia, agricoltura e finanza. Dopo un’estate all’insegna della siccità, infatti, ci si sta preparando alle piogge che sono ormai in arrivo, piogge che promettono di scaricare in una sola volta anche l’acqua mancata fin ora, preannunciando uno scenario davvero complicato.
La pioggia sta per arrivare, ma si teme il peggio
Queste continue ondate di calore mettono in ginocchio il settore agricolo e le piogge troppo copiose non possono che fare lo stesso, una situazione mai benevola ma per i prossimi anni il raggiungimento dell’equilibrio idrico sembra sempre più un ricordo lontano. Mentre la natura sembra cambiare improvvisamente le sue regole, è impossibile non chiedersi quanta sia la nostra responsabilità nell’aver disegnato uno scenario simile.
Adesso non resta che preparare l’ombrello con le piogge che arriveranno dalla prossima settimana, su un terreno poco permeabile e secco e con le conseguenze che verranno.
Un’ulteriore sfida che il nostro paese sarà costretto ad affrontare, verso un futuro in cui sembra che dovremo abituarci sempre di più a questo cambiamento radicale, sperando che ad un certo punto le nostre azioni possano smettere di influenzare negativamente la natura.