Un giovane ragazzo romagnolo ha trovato il modo di permettere a tutti i “pollice nero” di avere una pianta in casa, senza condannarla, il metodo si chiama vivaio online. Ecco come funziona
A Forlì un ragazzo di 23 anni ha trovato quella che sembra essere la soluzione a tutti i problemi delle persone che non sanno far vivere una pianta. Certo non è un problema comune a tutti. Ma quanti sono quelli che hanno avuto delle spiacevoli esperienze con le piante. Persone che magari vivono in appartamenti piccoli, dove gli spazi da dedicare al verde non sono molti o anche persone che vivono in grandi case, magari con il giardino. Insomma, il pollice verde non è assolutamente cosa da tutti. Molti giovani ultimamente stanno iniziando a percorrere percorsi molto più vicini al settore primario. Giovani la cui passione per l’originale e per il biologico, è stata così forte da guidarlo a scegliere questo percorso nella vita. Per grande gioia di tutti noi che osserviamo in aggiunta. Il settore primario per anni si è basato sull’esperienza e sul passaggio di padre in figlio dei segreti del mestiere.
Molti giovani nelle generazioni passate, si sono allontanati da questi percorsi, andando pian piano a deteriorare queste categorie economiche. Ma non è più così, poiché piano e poco alla volta, alcuni ragazzi e ragazze stanno iniziando preferire queste vie. Utile anche il forte investimento fatto in queste categorie di studi nelle scuole pubbliche. Sia negli istituti superiori che nei percorsi universitari, si sta aprendo una grande strada alle persone che cercano di farsi una reale ed utile cultura, nel campo agrario. Le problematiche iniziali dei pollici neri degli italiani e i nuovi percorsi lavorativi delle generazioni giovani hanno recentemente trovato il punto di incontro e sfogo, nel cuore del ragazzo di cui abbiamo parlato all’inizio.
Vivaio online, come funziona
Il Giovane, originario di Forlì, pur essendo molto giovane, ha una grande esperienza sia scolastica che lavorativa, nel campo della crescita di ogni tipo di pianta. Ha visto che nel mondo era presente un piccolo problema e ha trovato il modo di risolverlo. La possibilità di avere una pianta in casa non è certo qualcosa di difficile da conquistare. Il difficile sta nel mantenerla in vita. è questa la svolta, la creazione di una piccola impresa specializzata nell’aiutare tutte quelle persone che non si sanno prendere cura di una povera pianta. Non sarà necessario nulla di particolare, né capacità, né grandi quantità di acqua, né una particolare zona geografica. Queste piante sono molto forti, il ragazzo e ha selezionate appositamente per la loro grande capacità di adattamento e di resistenza.
Nulla di troppo complicato. Potrete regalarla ad amici e parenti. Ma non sol, anche ai più giovani, che magari si stanno approcciando a questo interessante mondo. educare al mantenimento di una pianta è molto importante per incentivare la passione nell’ambiente nella psicologia delle nuove generazioni. In fondo, tutti i stiamo pian piano rendendo conto di dover necessariamente cambiare punto di vista sul modo in cui stiamo trattando il nostro pianeta. La ricerca spaziale di esopianeti abitabili è ancora lontana dal trovare una degna conclusione. Noi non possiamo quindi fare altro che accettare il destino su questa fantastica terra che ci è stata affidata. Potrebbe forse convenire mantenerla sana il più allungo possibile. Non è facile magari, ma basta prendere qualche piccola abitudine più salutare, per permettere al resto del mondo ma anche a noi stessi e alle nostre famiglie, di avere un futuro più sano e radioso.
L’intuizione di un ragazzo romagnolo
Nessuno a veramente voglia di sperimentare un interstellare a livello reale. Tutti amiamo la vita per come è oggi. piccoli modi per fare la nostra arte sono ad esempio: tenere i termostati tra i 18 e i 20 gradi in inverno, optare dove possibile per mezzi di trasporto pubblici, evitare di utilizzare più dell’elettricità necessaria, non alimentare il settore della fast fashion. Insomma, i piccoli passi quotidiani ci sono e sono tanti. Basterebbe anche semplicemente non comprare determinati tipi di prodotto, optando per quello con involucro di carta ad esempio. Oppure preferire le versioni permanenti invece delle “usa e getta”.
Non stivare il tappino dalla bottiglietta di plastica. Non siamo bambini in fondo, possiamo resistere ad un piccolo tappo che ci sfiora una guancia, considerando poi quale grande utilità avrà poi quella piccola striscia che lo collega al corpo della bottiglia. Ci rendiamo conto che la propaganda climatica negli ultimi mesi è diventata molto pensante, ma serve unicamente a far capire a tutti che siamo giunte ad un punto critico. Ce ne rendiamo perfettamente conto osservando le temperature che ancora ad ottobre invadono le nostre strade ma soprattutto le nostre case. Non molti hanno i mezzi per poter combattere questo caldo e questi sbalzi climatici, in maniera naturale e non impattante