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Vivere vicino alla natura: gli effetti positivi per mente e corpo

La vicinanza alla natura fa bene! Le ultime rivelazioni sono davvero sorprendenti, bisognerebbe cambiare casa

natura pace (Orizzontenergia.it)

La società moderna ha portato la maggior parte delle persone a distaccarsi dalla natura per sposare il caos delle città ma, nonostante da centinaia di anni le nostre abitudini si siano modificate, il nostro corpo sembra continuare a ricercare il contatto con la natura, spesso facendoci capire chiaramente questo bisogno regalandoci effetti positivi immediati ogni qualvolta che ci avviciniamo ad essi.

Nel marasma moderno, ad ogni modo, spesso è difficile anche ascoltare il nostro corpo, ma alcuni recenti studi condotti sulla questione hanno portato alla luce evidenze scientifiche impossibili da rinnegare. Vivere nei pressi della natura ed accostarsi ad essa infatti, sarebbe una delle soluzioni migliori per salvaguardare il nostro benessere, ciò che è venuto fuori è incredibile.

Nulla è meglio dei teatri naturali per rigenerare corpo e mente, i benefici che otterremo sono straordinari

leggere al parco (Orizzontenergia.it)

Vivere a contatto con la natura è una scelta sempre più difficile, i ritmi moderni imposti dalla società, infatti, non sempre si sposano con quelli naturali e molto più lenti. Con il susseguirsi degli anni e l’avanzare delle tecnologie l’essere umano si è allontanato molto dalla natura ma le nostre origini “selvatiche” sono ancora ben radicate nel nostro io e la dimostrazione è arrivata grazie ad un recente studio portato avanti da un team di ricerca della Washington State University.

I ricercatori in questo caso hanno preso in esame un campione molto importante formato da quasi 50.000 persone, tutte sopra i 65 anni e residenti nelle zone urbane dello stato di Washington. Attraverso uno studio meticoloso gli studiosi hanno tentato di trovare una correlazione tra la salute mentale dei soggetti e la prossimità a spazi verdi o spazi blu, ovvero parchi, giardini, cimiteri o laghi, fiumi o oceani delle loro abitazioni, scoprendo qualcosa che non avremmo mai potuto immaginare.

L’analisi ha evidenziato che circa il 70% delle persone prese in esame vivevano in prossimità, ovvero a meno di 800 metri, da uno spazio verde mentre il 60% di loro ad una distanza simile da uno spazio blu e, entrambe le categorie, hanno dimostrato un rischio inferiore del 17% di sperimentare un grave disagio psicologico rispetto a chi viveva lontano da queste aree.

Cambio di rotta dell’urbanistica, abbiamo bisogno di un futuro a contatto con la natura

rilassarsi in montagna (Orizzontenergia.it)

Stando a quanto venuto fuori dallo studio sembra inevitabile riflettere sulle implicazioni che la natura può avere sulla nostra salute mentale, implicazioni che se tenute in considerazione richiederebbero uno studio approfondito nell’urbanistica delle città del futuro, facendo in modo che ogni centro non disti mai troppo da aree verdi o blu.

L’urbanistica moderna, infatti, è da tempo incentrata solo su efficienza e densità, tralasciando il bisogno primordiale dell’uomo di vivere a contatto con la natura. Stando ai dati di questa ricerca, ma anche solo sentendo le sensazioni che il nostro corpo ci manda dopo una passeggiata a contatto con la natura, non dovremmo però sottovalutare l’importanza di questi fattori.

Vivere a contatto con la natura non è solo un lusso o un piacere estetico, ma un bisogno elementare dell’uomo in grado di fare la differenza nel garantire vite felici o meno, e soprattutto per quel che riguarda la salvaguardia a lungo termine del nostro benessere mentale.

Mariano Orlacchio

Mariano Orlacchio nasce a Anzio nel 1990 conseguendo il diploma di maturità scientifica ad indirizzo scientifico tecnologico. Sin da piccolo si appassiona allo sport e alla scrittura. Con gli anni la sua estrema curiosità l’ha portato ad informarsi sempre di più nell’ambito sportivo e nel giornalismo conseguendo il tesserino professionale da pubblicista.

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