L’anidride carbonica ha un forte impatto non solo sull’ambiente, ma anche sulla nostra salute. Oltre che ledere il nostro apparato respiratorio, la Co2 mina la nostra intelligenza: uno studio ha rivelato come ci renda più stupidi.
Viviamo in un momento storico in cui i cambiamenti climatici sono imperanti, portando a conseguenze disastrose per il nostro Pianeta, che vediamo bene con i nostri occhi con l’instabilità climatica che ci accompagna da mesi, passando da momenti di siccità a eventi climatici estremi, causa di enormi criticità. Non solo la natura è in affanno, ma anche le produzioni, in particolare nel comparto dell’agricoltura, in forte difficoltà.
Il cambiamento climatico quindi è un tema urgente che non si può più ignorare: per contrastare il riscaldamento globale è importante agire subito, lavorando a monte per eliminare le cause. Tra queste troviamo il peso dell’anidride carbonica, gas a effetto serra che ormai è una costante, portando a immense criticità.
In particolare la Co2 cattura il calore del sole che non riesce a ritornare nello spazio: la sua onnipresenza incide in modo davvero negativo sull’ambiente, minando lo strato l’Ozono, fondamentale per proteggere la Terra dai raggi ultravioletti del sole. L’anidride carbonica non solo mette in pericolo l’ambiente, ma anche la nostra salute. Vediamo nel dettaglio il suo impatto sia sul nostro corpo, sia sulla nostra mente.
L’anidride carbonica: le conseguenze sulla nostra salute
La Co2 quindi è una minaccia sia per la natura, sia per la nostra salute. Dal punto di vista fisico, l’anidride carbonica mina il nostro apparato respiratorio: se inalata in grandi quantità può essere perfino letale.
Questa sostanza non è pericolosa solo per il corpo, ma anche per la mente. Di recente uno studio ha toccato con mano il suo impatto sul nostro cervello, rilevando un qualcosa davvero allarmante. L’anidride carbonica ridurrebbe la nostra intelligenza.
L’anidride carbonica ci rende più stupidi: lo studio
A seguito di uno studio condotto dai neuroscienziati dell’Università del Colorado Boulder, è stato scoperto come l’anidride carbonica non abbia solo conseguenze negative sull’ambiente e sul nostro corpo, ma anche sul nostro cervello, rendendoci meno intelligenti.
La Co2 lede le nostre funzioni cognitive: se ci si trova in un ambiente in cui è onnipresente, il nostro cervello ne risentirebbe, portandoci a essere meno performanti. Pensiamoci, la cosa ha senso: il respiro è h24 e proprio per questo siamo anche l’aria che ogni giorno respiriamo. Se questa è inquinata è del tutto normale che ci siano delle conseguenze sul nostro cervello.
Concentrazione, capacità di risoluzione di problemi, difficoltà nei ragionamenti sono solo alcune degli effetti che abbiamo quando siamo immersi nella Co2 (scopri qui un progetto per ridurre l’anidride carbonica nelle città).
È come se questa sostanza annebbiasse il nostro cervello: a dimostrarlo sono stati alcuni test che hanno comparato le performance prima e dopo l’esposizione all’anidride carbonica, riscontrando un calo delle prestazioni tra il 25 e il 50%.
La soluzione a tutto questo sarebbe quella di rendere l’aria più pulita, cosa che però oggi non è così semplice vista l’onnipresenza della Co2 dettata dall’inquinamento e dai processi produttivi. Sicuramente se non si vivesse in grandi città, ma bensì in luoghi di natura incontaminata respireremo aria migliore, riuscendo così anche a ragionare meglio.
Guardando alle soluzioni del problema per quanto riguarda le città è necessario creare delle aree verdi per purificare l’aria, mentre a livello di singolo bisognerebbe trovare del tempo per immergersi più spesso in location incastonate nel verde oppure poste nei pressi del mare, allontanandosi dai centri urbani impregnati di Co2.