Orto invernale, ecco come prepararsi e non essere impreparati di fronte alla sua costruzione e alle sue coltivazioni. Ecco alcuni consigli utili dalla e per la terra.
Lavorare la terra è un legame che parte da molto lontano, la capacità di riuscire ad ascoltare la natura e comprendere come e quando coinvolgere le sue energie e canalizzarle nella produzione. Coltivare è un atto di grande impegno e legame che ci mette in diretto contatto e che se vogliamo vedere determinati risultati dobbiamo essere in grado e pronti nel sapere cosa e quando farlo. Come ogni tipo di coltivazione, esiste il periodo annuale per coltivare e altri per coltivare altro. Oggi parleremo delle coltivazioni autunnali ed invernali e di come preparare la terra.
Partiamo prima di tutto nel porre delle condizioni di partenza. Quello che verrà spiegato dovrà avere un presupposto alla base: quello di comprendere il contesto regionale e territoriale. Non possiamo pensare di coltivare le carote in una zona le cui temperature sono soggette ad un temperamento più estivo. Quindi è essenziale prima conoscere bene quali siano le evoluzioni climatiche della terra in cui viviamo e decidiamo di costruire il nostro orto invernale. Questo sarà una vostra attenzione sulla quale non potremo concentrarci su questo articolo.
Preso atto di ciò dobbiamo sapere cosa vogliamo coltivare e come preparare la terra alle coltivazioni invernali. Che cosa vuol dire preparare la terra? Significa, sapendo le condizioni climatiche ed il tipo di terra, preparare la coltivazioni a vivere forme di alluvione o temperature più alte del solito. Quindi è essenziale sapere a cosa andiamo incontro e come poterlo affrontare. Una piaga che vivono molti orti sono le ondate di pioggia che coinvolgono molte regioni. Vista l’intenzione di coltivare nel periodo autunnale ed invernale, vediamo come riuscire ad affrontare le brutte piogge che caratterizzano questo cambiamento climatico.
Per prima cosa è essenziale preparare la terra alle possibili ondate di pioggia che possono colpire le terre dove siete presenti. Non parliamo di vere e proprie alluvioni che, per quanto possiate preparare la terra, è una catastrofe naturale la cui soluzione è prendere quello che è rimasto e ricominciare. Per le piogge pesanti iniziamo ad arare la terra, ma non serviranno arature profonde, serve “solo” spaccare la zolla per riuscire a non permettere all’acqua di accumularsi. Questo servirà a far arieggiare la zolla e a permettere il fluire più facile dell’acqua.
Arato il terreno, due o tre settimane prima della semina o dei trapianti, è essenziale iniziare a concimare. Per farlo nel modo giusto c’è bisogno di tempo, ma se non si riesce a partire così presto, è possibile trovare dei concimi organici da poter usare in prossimità delle coltivazioni. Successivamente arriva l’atto della semina. Piante da seminare più funzionali e sicure per questo periodo sono: rape, cime di rapa, rucola, carote, spinaci, bietola, carote, barbe rosse e radicchio. Se siete intenzionati, invece, a trapiantare, si consiglia queste piante: bietole, cicorie, finocchi, porri, cipolle, cavoli, cardi e carciofi.