Il suo comportamento lascia sconvolti: l’inattesa scoperta su questa specie

Una recente scoperta legata a una specie di tartaruga, lascia a bocca aperta gli scienziati: è per via del suo comportamento.

Tartarugha jicotea
Tartaruga jicotea nello zoo di Praga (Wikipedia – Orizzontenergia.it)

Gli scienziati hanno osservato un comportamento particolare nei confronti di una specie di tartaruga, non proprio conforme al mondo dei rettili. La scoperta è avvenuta per caso, in Belize, quando gli etologi Don McKnight e Jaren Serano hanno installato un idroforo nel fiume per poter sentire i suoni della tartaruga jicotea, nota anche come dermatemide di fiume. Oltre all’idrofono, sono stati applicati dei sensori sui gusci di alcuni esemplari di tartaruga.

A un certo punto, non appena spunta l’alba, ecco la sorpresa. Gli animali si muovono in branco, nuotando nel fiume, a distanza ravvicinata. McNight, etologo dell’Università LaTrobe in Australia e del Belize Turtle Ecology Lab, rivela che questo non è un comportamento da rettile. Da sempre si pensa che le tartarughe siano esseri solitari, e non a caso incontriamo sempre e solo un esemplare, eppure, la natura non smette mai di sorprendere.

La scoperta legata al comportamento di una specie di tartaruga: quale comportamento adotta

Tartaruga di fiume
Tartaruga di fiume nuota solitaria (Orizzontenergia.it)

Evidentemente, anche le tartarughe sono solite riunirsi, per raggiungere la stessa destinazione, e sono solite interagire tra loro. “È stato sorprendente”, afferma Serano, studente presso il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Florida. Pubblicato qualche mese fa sulla testata Animal Behaviour, lo studio ha destato grande attenzione in tutta la comunità scientifica, e potrebbe essere un aiuto per favorire la protezione della specie.

Le tartarughe, in tutto il Belize, sono fortemente a rischio, così come molti dei rettili che vivono in Centro America. Il numero di esemplari è sempre più ridotto, a causa del bracconaggio, e si stima possano essere rimasti meno di 10 mila esemplari. Le tartarughe jicote sono cacciate per la loro carne, considerata molto prelibata, e venduta al mercato nero, poiché la loro caccia è vietata dai Governi, visto il crollo della loro popolazione.

Il Belize resta il paese dove se ne trovano maggiormente, ma la popolazione è sempre più piccola, di anno in anno. Come rivela l’ecologa Venetia Gonzalez, entro il 2050 le jicote potrebbero sparire, e sarebbe una perdita gravissima. Le ricerche su questa specie, iniziate nel 2020, oggi giungono a un passaggio importantissimo, riguardante il comportamento della specie. Una scoperta casuale che potrebbe essere molto significativa per la scienza.

La scoperta casuale che potrebbe significare tanto ai fini della conservazione

Una volta destato il sospetto, i ricercatori hanno deciso di mettere in atto un piano, per testare l’effettiva socialità delle tartarughe. Una volta fissati i sensori sui gusci degli animali, i ricercatori hanno sin da subito escluso la questione accoppiamento. Seguendo il tragitto, i ricercatori hanno raggiunto le tartarughe in canoa, notando i raggruppamenti in particolari ore del giorno.

Monitorare per mesi questi animali non è stato semplice, specie in un contesto selvatico come quello del Belize. Il team guidato da McNight ha scoperto un comportamento sconosciuto: le tartarughe si muovono in branchi, creando vari gruppi. Si tratta di una vita sociale di cui non eravamo a conoscenza. Dunque, anche gli animali a sangue freddo potrebbero avere una vita sociale, una prerogativa che pensavamo fosse soltanto degli animali a sangue caldo.

In realtà, come affermano gli scienziati, i rettili popolano la Terra da milioni di anni, molto prima dell’arrivo dell’uomo, perciò potrebbero avere una vita sociale molto complessa, ben oltre l’istinto di accoppiamento, di combattimento e di sopravvivenza. È solo che, fino ad oggi, non era mai stato studiato questo lato. Ancora oggi, ad esempio, non sappiamo perché le tartarughe si radunano sempre allo stesso orario.

Potrebbe trattarsi di una strategia per prevenire l’attacco dei predatori, i quali potrebbero spaventarsi nel vedere così tanti esemplari riuniti. Tuttavia, ciò potrebbe essere un problema, perché facilita il compito dei bracconieri, i quali possono uccidere molti esemplari tutti insieme, e sterminare così una popolazione. La scoperta, ovviamente, obbliga il Belize ad adottare nuove misure di tutela per la conservazione della fauna.