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Gli alberi ora potranno crescere ovunque: il cambiamento grazie ad una “culla”

Gli alberi potranno vivere praticamente ovunque con la nuova tecnologia rivoluzionaria per riforestare dove necessario: vediamo insieme di cosa si tratta e le molte implicazioni straordinarie

Chiome alberi (OrizzontEnergia.it)

La rigenerazione delle foreste deturpate e indebolite è uno degli obbiettivi prioritari per riequilibrare gli ecosistemi che interagiscono con esse. La progressiva distruzione di alberi e piante a seguito dello sfruttamento indiscriminato del legname, del suolo o a causa di incendi, ha determinato un degrado preoccupante. L’impatto negativo è sotto gli occhi di tutti e all’azione antropica purtroppo si aggiungono drammaticamente gli effetti della situazione climatica in atto, con il riscaldamento globale e l’innalzamento delle temperature, alla base di siccità e roghi, che devastano intere aree geografiche. Da qui la necessità di porre rimedio ad una situazione che sta degenerando in modo esponenziale, con tutti gli investimenti in termini di risorse e di ricerca.

L’importanza degli alberi e delle piante è basilare per la sopravvivenza di più di un equilibrio sistemico sulla Terra, agendo di fatto anche sul ciclo climatico, immagazzinando carbonio e ripulendo quindi l’aria. La conseguente produzione di ossigeno assicura il corretto andamento dell‘intero sistema Pianeta, contribuendo anche all’imprescindibile accantonamento delle riserve idriche. Prime alleate di ogni biodiversità esistente sulla Terra, le foreste sono insomma determinanti per la sopravvivenza stessa del Pianeta, con i loro 4 miliardi di ettari distribuiti sul territorio, polmoni verdi a rischio continuo. Piantare più alberi dove mancano, ma anche supportare quelli sopravvissuti in condizioni estreme e provare a riqualificare zone altrimenti desertiche ed aride sono alcune delle strategie che possono e devono fare la differenza, senza perdere altro tempo prezioso.

La riforestazione

Cocoon (OrizzontEnergia.it)

Priorità dunque alle strategie e alle attività volte a contenere la deforestazione, cercando da un lato di fermare e impedire la distruzione sistematica di intere aree, a causa spesso di interessi economici, e dall’altro di riforestare dove possibile per compensare le perdite. La preoccupazione per il degrado ambientale, a cui stiamo assistendo, spinge verso risoluzioni che siano efficaci e a lungo termine. Il tasso di perdita in termini di numeri di piante è davvero allarmante ed è diventato una gigantesca problematica globale.

Il lavoro di tecnici e scienziati è proiettato verso l’attuazione di politiche volte allo sviluppo di pianificazioni e progetti di risanamento che coinvolgano tutti gli attori preposti, anche per contrastare l’evidente e progressiva crisi climatica che ne viene alimentata, diventando poi parte del problema. Il ripristino delle foreste a difesa proprio di quella biodiversità tanto importante per gli equilibri del nostro Pianeta, diventa prioritario e imprescindibile, per salvaguardare l’intero sistema Terra, oggi visibilmente a rischio.

La tecnologia rivoluzionaria che va in aiuto degli alberi

La tecnologia può dare una grossa mano a più di una problematica e lo fa anche in questo caso con l‘idea straordinariamente efficace di progettazione di “culle per alberi”. La creatività non ha davvero confini e la ricerca e l’innovazione tecnologica hanno prodotto un progetto davvero rivoluzionario nell’ambito della carenza forestale. Si tratta di una startup olandese, la Land Life Company, che presenta al mondo “Cocoon”, un nome che racchiude in sé tutta l’essenza dell’invenzione. Un vero e proprio contenitore biodegradabile che può racchiudere circa 10 litri di acqua. In questo modo si può garantire la sopravvivenza della pianta per circa tre mesi, senza spreco di acqua.

L’ingegnosa incubatrice ecologica, chiamata Cocoon, è fatta con cartone riciclato di cellulosa, ed è concepita per essere affiancata alle piante indebolite dall’aridità del terreno, per nutrirle con un composto di funghi e acqua, elementi essenziali alla sopravvivenza. E gli alberi ringraziano per questa sorta di “self service” ad hoc. La straordinaria capacità di Cocoon fa registrare una percentuale di 80/90% di sopravvivenza per le piantine supportate da questa tecnologia all’avanguardia, che cela al suo interno un sistema di irrigazione a impatto zero. Ricercato e innovativo anche il design delle culle che contribuisce ad un consumo mirato di acqua anti-spreco, facendo assorbire solo quella necessaria. Terminato il suo ciclo di vita, Cocoon si decompone senza lasciare rifiuti, né tracce.

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