Propagare le piante in modo facile partendo semplicemente da un ramo stimolato a radicare. Una tecnica che funziona con tutte le piante.
La propagazione delle piante avviene in natura con sistemi diversi. Molte piante si riproducono attraverso i semi mentre altre volte la propagazione avviene perché cade a terra un pezzo della pianta madre che, trovando il terreno più giusto, produce le radici. Poi ci sono quelle piante che producono naturalmente dei polloni che possono essere spostati in altri vasi aspettando il tempo tecnico della produzione dell’apparato radicale. Ma se hai un giardino o un balcone è chiaro che non vuoi per forza affidare tutto a madre natura.
C’è per questo una tecnica che devi conoscere e che funziona con moltissime piante. Una tecnica che, però, se aggiungi un piccolo ingrediente segreto diventa del tutto infallibile con qualunque tipo di creatura verde. Ecco l’attrezzatura che ti serve per propagare qualunque cosa.
Come avere una nuova pianta in 30 giorni
La natura è straordinaria. Quello che le piante e gli animali sono in grado di fare molte volte ci stupisce. Quello che sorprende di più è spesso proprio la capacità che le altre creature presenti sul pianeta dimostrano nell’adattarsi all’ambiente in cui si trovano a vivere. E ne sono un esempio tutte quelle piante tropicali, come la begonia, che invece vivono bene anche dentro le nostre case come se non avessero fatto altro dalla notte dei tempi. È chiaro che alcuni comportamenti e alcune caratteristiche non possono essere modificate. Per esempio la resistenza o meno al caldo o al freddo. Ma questo non significa che, con un po’ di cura e pazienza tu non possa avere dentro casa effettivamente tutte le piante che desideri come pure metterle in giardino.
Se vuoi rimpinguare e propagare un albero o una pianta dal fusto legnoso puoi per esempio sfruttare proprio la capacità di adattamento che le piante dimostrano in natura fornendo solo un piccolo aiuto. Si tratta di utilizzare una tecnica di propagazione antichissima che si chiama margotta: consiste nel creare le condizioni per cui un ramo ancora collegato al fusto produca una quantità di radici tale per cui poi può essere staccato dal tronco e piantato per dare vita ad un nuovo esemplare. Alcune piante, e un esempio classico sono le rose e diversi alberi da frutto, sono in grado di produrre radici nelle margotte molto facilmente ma altre sono invece un po’ più restie. Se vuoi andare a colpo sicuro quello che devi fare è fornire al ramo un po’ di protezione e di nutrimento in più.
Come stimolare la produzione di radici?
Abbiamo accennato al fatto che alcune piante sono più propense a moltiplicarsi e a propagarsi con la tecnica della margotta. Tra queste ci sono le rose, il melo, il ciliegio, il fico e l’ulivo. Ma anche tutte le altre piante, comprese quelle un po’ più restie a produrre polloni, possono essere propagate con la margotta semplicemente creando uno strato più invitante in cui la fibra vegetale possa trovare nutrimento. La tecnica tradizionale della margotta vuole infatti che, scelto il ramo che darà vita alla nuova pianta questo vada leggermente spellato in modo che la materia verde al suo interno entri in contatto con una piccola zolla di terreno che viene messa all’interno di un sacchetto e legata al ramo.
Questa tecnica funziona quasi sempre ma se vuoi aumentare le probabilità di avere nuove piante quello che devi fare è sostituire il terriccio all’interno del sacchetto con un mix di fibra di cocco (che come ricorda anche la RHS è ottimo anche come terriccio senza torba) e polvere di tè matcha. La fibra di cocco mantiene meglio del terriccio classico l’umidità mentre il tè verde contiene sostanze nutritive stimolanti per la radicazione nonché alcune altre sostanze protettive che impediscono la formazione delle muffe, un pericolo da non sottovalutare quando si comincia con le margotte. Dopo circa un mese, un periodo che può variare però in base alla pianta che stai cercando di propagare, ti accorgerai che dentro la margotta sono spuntate le radici: questo è il momento in cui travasare la tua nuova pianta in un vaso.
Ma senza eliminare il substrato che ha stimolato la crescita radicale. Semplicemente in un vaso, anche se poi decidi di passare la pianta in terra, metti del terriccio morbido e areato, pianta il tuo ramo tagliato con le radici avvolte nel loro substrato protettivo e ricopri la base della pianta con dell’altra fibra di cocco. Ricordati di annaffiare con uno spruzzino e mantenere il terreno umido ma senza ristagni. Il tè e l’umidità della fibra di cocco continueranno il loro lavoro e ben presto potrai spostare in terra la tua nuova pianta.