La posidonia oceanica è uno dei tanti spettacoli ammirabili al di sotto del velo dell’acqua, ma raramente la gente sa cosa è in realtà
A meno che non siate amanti delle immersioni subacquee, difficilmente potreste aver mai visto questa specifica “alga”. Riuscite ad individuare l’errore nella frase appena letta? Piccolo spoiler, se avete detto che l’intruso era la parola virgolettata, avete risposto correttamente, ma solo al 50%. La Posidonia oceanica, appartenente alla famiglia delle Posidoniaceae, non è un’alga. Ma cosa significa “non è un alga”?
Si trova al di sotto della superficie dell’acqua ed è palesemente una pianta. Come fa a non essere un’alga? Esattamente, è palesemente una pianta. Le piante acquatiche non sono alghe. Sono esseri viventi appartenenti a famiglie totalmente differenti. le alghe sono organismi molto meno complessi delle piante acquatiche, che dalla loro parte hanno una complessità ed un’evoluzione molto più interessanti. Dovete infatti sapere che, le piante acquatiche, sono in origine piante di terra, che in un modo o in un altro, si sono ritrovate costretta a trovare il modo di adattarsi all’acqua e quindi ad evolversi.
Hanno usato in maniera egregia i loro gettoni evoluzione, non c’è che dire. A differenza delle alghe, organismi molto più primitivi e semplici, le piante acquatiche sono costituite da diversi tipi di tessuto, con differenti funzioni specifiche. Le piante acquatiche quindi, proprio come le piante terrestri, hanno radici, foglie e fusto. Per riprodursi, esattamente come le loro sorelle di terra, utilizzano i fiori e i frutti. L’alga marina invece, di tessuto ne ha solamente uno, il tallo.
In definitiva, per far definitivamente passare il concetto, l’alga marina la fotosintesi la fa ovunque batta il sole, a differenza delle piante e delle piante acquatiche, che sviluppano il processo nella foglia, luogo in cui le cellule specializzate sono situate. La Posidonia Oceanica è il fantastico adattamento di una famiglia di piante che, circa 120 mila anni fa, si è vista trasferire di habitat. Una pianta molto diffusa in tutto il mediterraneo e ampiamente conosciuta da tutti coloro che praticano regolarmente l immersioni subacquee.
Va detto che però, raramente la si va a cercare solo per osservarla. Le sue praterie, ovvero i luoghi dove questa particolare pianta è più sparsa e rigogliosa, non sono lo spettacolo migliore che il fondo marino possa offrire. I paesaggi da lei offerti sono certamente molto suggestivi, ma anche relativamente quieti e monotoni. Tende a svilupparsi su spazi più brulli come fondali sabbiosi, con qualche accenno scoglioso qua e là. Ma attenti perché, anche se a prima vista, queste calme praterie sono silenziose e vuote, basta uno sguardo più curioso e attento per rendersi conto della realtà.
Come molte altre, questa specifica pianta marina, offre rifugio a una moltitudine di creaturine subacquee. L’ombra delle sue rigogliose fronde offre casa dai predatori ai piccoli organismi che non sono ancora abbastanza forti per “cavarsela da soli”. Spesso la vediamo infatti associata alla definizione di nursery. Ma questa vasta popolazione, per quanto ben nascosta, attira anche l’attenzione di piccoli predatori. I dentici, ad esempio, si appostano spesso ai limiti delle fronde della Posidonia Oceanica. Predatori acquatici che non vedono l’ora di trovare qualche saporito tributo, fare inconsapevolmente capolino dalle fronde di questa maestosa pianta.