Che cosa succede quando uno sciame di calabroni passa all’attacco. A quel punto non c’è niente di più pericoloso al mondo, anche per gli umani.
Un video impressionante mostra quello che di tremendo possono fare dei calabroni. Per molti umani sia le une che gli altri rappresentano l’apice del terrore. Accorgersi di ritrovarsi con un insetto ronzante negli immediati dintorni può essere la materializzazione del più tremendo degli incubi. Ma occorre ricordarsi che è importante restare calmi e non avvicinarsi ad essi. Né fare in modo che questi insetti abbiano un pretesto per pungersi. Quando tutto ciò capita è solo per autodifesa e perché si sentono minacciati, anche se vespe e calabroni sono particolarmente aggressivi per natura.
Distinguere tra api, vespe e calabroni è relativamente facile. Le prime sono solitamente più pelose ed il giallo che segna il loro corpo è meno vivo. E hanno il classico vitino. Invece le vespe appaiono di un giallo più brillante, hanno un corpo più liscio e tendono a mostrarsi più inclini a pungere. I calabroni sono il loro corrispettivo ma dalle dimensioni ben più grosse, con una lunghezza media di circa due centimetri e mezzo.
Calabroni, una spietata macchina assassina
Quel che accade nel video mandato in onda su National Geographic mostra quanto di terribile avviene quando api e calabroni si incontrano. Quest’ultimi predano le prime. Un singolo calabrone esploratore segnala la presenza di un alveare individuato nel corso della sua ricognizione, rilasciando poi un particolare feromone. Questo serve da punto di riferimento per potere tornare con i suoi compagni. Quelli presenti nel filmato sono esemplari di vespa gigante asiatica, o vespa mandarinia. E tutti i calabroni cacciano le api, inoculando un veleno potentissimo che causa un dolore tremendo immediatamente dopo avere ricevuto una puntura.
Essendo i calabroni più grossi delle api, iniettano un quantitativo di questo veleno che è maggiore e ciò rende questi insetti più pericolosi. Vespe e calabroni sono praticamente la stessa cosa, con la differenza che i secondi sono più grossi. Paragonati alle api poi i calabroni riescono a raggiungere una grandezza pari a cinque volte di più. E quando attaccano possono mobilitare l’intero loro nido, che può arrivare persino a contare settecento componenti.
Qual è l’unico modo per le api per potersi salvare
I calabroni sono corazzati e le api non hanno modo di respingere i loro attacchi con i pungiglioni dei quali sono dotati. Tra l’altro dopo una singola puntura inferta un’ape muore subito, perché il pungiglione letteralmente si stacca dal suo corpo mutilandola. Il solo modo per fare si che l’alveare si salvi consiste nel lanciare un attacco di massa contro il calabrone esploratore, in maniera tale da immobilizzarlo.
Questo porta la temperatura circostante ad aumentare vertiginosamente causando il decesso dell’intruso, e probabilmente anche di un considerevole numero di api. In questo modo però l’invasore non può tornare alla sua base per informare gli altri calabroni riguardo al posizionamento dell’alveare, e la colonia di api si potrà salvare.
Come è andata a finire
In questo video purtroppo ciò non avviene. Le api – che sono importantissime per gli ecosistemi – si sentono minacciate ma non esitano ad uscire dal loro alveare per proteggerlo. Purtroppo lo scontro fisico le vede soccombere. Pensate che un solo calabrone può ammazzare anche quaranta api nel giro di un minuto. I calabroni vincono facilmente e fanno man bassa di miele, larve e pupe per nutrire loro stesse sul posto e le loro piccole una volta rientrate nel loro nido. E le punture di calabrone possono essere letali anche per l’uomo, è una cosa che bisogna assolutamente evitare.