Tutti almeno una volta abbiamo creduto a falsi miti su fitness e salute. Eccone 4 da sfatare assolutamente.
Lo sport è uno di quegli ambiti dove i falsi miti sono all’ordine del giorno. Così come per l’alimentazione (allo sport strettamente connessa), questo ambito della nostra vita è il campo di battaglia preferito di chi crede di sapere sempre tutto. Voci di corridoio, consigli della nonna tramandati di generazione in generazione, influencer disinformati… certe volte è difficile capire dove stia la verità e dove il mero gossip.
Chi non ha mai sentito parlare, per esempio, dei famosi beveroni che dovrebbero darti tutte le energie di cui hai bisogno per allenarti? O chi non ha mai conosciuto, almeno una volta nella vita, qualcuno che demonizzasse i carboidrati?
Ecco dunque quattro falsi miti sul fitness che è fondamentale sfatare prima di iniziare a fare attività fisica. Valgono per tutti, indipendentemente da genere ed età, e ci hanno spesso impedito di ottenere una buona performance.
I primi due miti riguardano gli squat e sono molto diffusi tra chi pratica sport a livello amatoriale. Quando si praticano gli squat, infatti, ci viene spesso detto che l’esercizio non è efficace se non scendiamo molto a fondo (oltre la linea immaginaria ginocchia-fianchi) e non strizziamo i glutei nella fase di risalita. In realtà queste due indicazioni non sono solo false, ma anche potenzialmente dannose.
Per prima cosa, il modo più efficace di fare squat è scendere fino a portare i fianchi in linea con le ginocchia e poi mantenere la posizione per qualche secondo. In questo modo si attiveranno tutti quei muscoli delle gambe e dei glutei che lo squat ha il compito di allenare. Chi scende più in basso, invece, rischia di esercitare troppo peso sulle ginocchia e sulla schiena, compromettendo sia l’efficacia dell’esercizio che la propria salute.
In secondo luogo, non è necessario stringere i glutei per ottenere il massimo effetto dall’esercizio. Anzi, un movimento troppo brusco potrebbe portarvi a sbilanciare troppo il bacino in avanti. Una buona prassi potrebbe essere dunque quella di strizzare leggermente i glutei o non strizzarli affatto. Ricordate sempre che l’efficacia di un esercizio non si misura in base al bruciore dei muscoli. Su MyPersonaltrainer potrete trovare informazioni più dettagliate su come eseguire uno squat correttamente.
Un terzo mito da sfatare riguarda il sudore. Chi non ha mai sentito dire che se non sudi non hai eseguito bene l’esercizio? In realtà non è vero. Ci sono delle persone che sono geneticamente predisposte a sudare più di altre, ma questo non rende meno efficace il loro allenamento.
Infine, non è vero che per raggiungere dei buoni risultati è necessario allenarsi tutti i giorni. Al contrario, i giorni di rest sono necessari tanto quanto quelli di allenamento. In questo modo il corpo avrà il tempo necessario per riprendersi dallo stress subito e produrre nuovamente quelle sostanze che andrà a bruciare nel nuovo allenamento. Farsi seguire da una persona specializzata, a casa o in palestra, è sempre raccomandabile per capire quando e come è meglio allenarsi.