Essenziale fonte di vita, l’acqua svolge un ruolo chiave per la funzione del nostro organismo: ma non bisogna mai bere acqua non potabile.
Se l’acqua è fonte di vita ed è essenziale per il nostro benessere, per mantenere le funzionalità del nostro organismo, occorre fare attenzione a non bere acqua non potabile. Non tutta l’acqua, infatti, è sicura da bere, perciò è sempre bene non rischiare, se non si conosce bene la fonte. L’acqua non potabile potrebbe essere contaminata da agenti inquinanti e causare malattie e infezioni.
Il principale pericolo generato dall’acqua non potabile sono i microbi patogeni, quindi parliamo di virus, batteri, germi, parassiti, che possono scatenare problemi gastrointestinali, con tutti i disturbi che ne conseguono. Senza contare che acqua di dubbia provenienza potrebbe contenere metalli pesanti, pesticidi, agenti inquinanti, che possono intaccare il nostro sistema nervoso, il fegato, i reni e l’intestino.
Come proteggere la nostra salute: mai bere acqua non potabile, le conseguenze
Per evitare problematiche di ogni genere, è fondamentale bere acqua da fonti sicure, come ad esempio l’acqua del rubinetto di casa, sempre (salvo alcune eccezioni comunicate dal Comune, come la contaminazione da Pfas in Veneto) buona da bere, poiché viene trattata nelle reti. Altrimenti, si può tranquillamente bere acqua in bottiglia, oppure acqua filtrata tramite sistemi di depurazione.
In caso di dubbie fonti, magari quando si è in giro per qualche avventura, il consiglio è quello di bollire sempre l’acqua per almeno un minuto, in modo tale da uccidere la maggior parte dei batteri presenti. In certi casi, si possono anche sfruttare dei pratici sistemi di depurazione, come ad esempio i filtri a carbone, che eliminano gli agenti inquinanti. Sul nostro territorio, siamo quasi sempre sicuri di bere acqua potabile.
E pensare che un quarto della popolazione, invece, non dipone di risorse idriche potabili. Significa che oltre 2 miliardi di persone non possono bere acqua in modo sicuro, e vivono a stretto contatto con i cosiddetti livelli di stress idrico, dove la quantità di acqua buona è insufficiente per tutti. Secondo le stime degli esperti, negli ultimi 30 anni l’inquinamento idrico è peggiorato in tutto il mondo, soprattutto in Asia, in America Latina e in Africa.
Inquinamento dell’acqua: peggiorato negli ultimi decenni
Le cause sono da ricercare in un’agricoltura scriteriata, che fa ampio utilizzo di pesticidi aggressivi e inquinanti, e all’insediamento di fabbriche inquinanti che sversano liquami in zone che un tempo erano dominate dalla natura. Senza contare l’inquinamento da micropalstiche, un danno enorme che sta distruggendo il pianeta intero, con milioni di tonnellate di plastica che ogni anni finiscono nei mari.
Acqua di pessima qualità, non potabile, potrebbe dare origine a vari disturbi e malattie, come dissenteria, epatite, colera, tifo o schistosomiasi, ossia l’infezione del sangue causata da una verme. Se si ingerisce accidentalmente acqua non potabile, i sintomi che possono insorgere sono nausea, febbre, crampi allo stomaco, diarrea e, nei casi più gravi, insufficienza renale.
Come accennato, difficilmente ci si imbatte in acqua non potabile nei paesi avanzati, tuttavia, anche in questi casi possono esserci delle contaminazioni, specie se le tubature di un edificio sono vecchie e fatiscenti, prive di manutenzione. In tal caso, si possono individuare diversi batteri nell’acqua. In generale, in Europa la contaminazione più frequente è quella da Salmonella enterica.
Cosa succede se si beve un sorso di acqua non potabile
I sintomi della Salmonella compaiono dopo qualche ora dall’assunzione di acqua. Le persone fragili rischiano maggiormente. Un altro batterio pericoloso è quello della Legionella, il quale si infiltra nelle reti idriche delle città, ma che è presente anche in fontane e piscine. Questo si trasmette anche tramite inalazione di vapori, attraverso il vapore nelle docce oppure il ricircolo dell’aria dei climatizzatori.
E ancora, altro batterio è quello dell’Escherichia Coli. Come accennato, bere acqua contaminata nei paesi sviluppati è difficile, ma può capitare, magari da alcune fontanelle, dove deve essere segnalato obbligatoriamente la non potabilità dell’acqua. Tuttavia, in caso di un sorso, di solito non succede nulla, al massimo un mal di pancia per qualche ora.
Un consiglio dato da una dottoressa è quello di bere acqua e limone per disinfettare, oppure prendere qualche goccia di propoli, che è un antivirale e antibatterico. Se i sintomi persistono o si aggravano, meglio recarsi dal medico. Situazione diversa, invece, se ci si reca in paesi esotici dove il rischio di bere acqua contaminata è decisamente maggiore.