Non tutti lo sanno, ma esistono diverse tipologie di guanti da giardinaggio, vediamo come scegliere il modello corretto in base al tipo di lavoro.
Il giardinaggio è una cosa seria. Sì, è vero, si tratta di un hobby, di una passione, ma la cura del verde necessita delle migliori accortezze, nonché di comodità e di efficienza, elementi alla basa di ogni lavoro al mondo. Anche l’attrezzatura da lavoro è importantissima, per evitare di farsi male e per maneggiare i vari utensili con comodità e sicurezza.
Scegliere il giusto modello di guanti in base alla mansione è essenziale. In commercio esistono tantissime tipologie differenti di guanti, che variano in base alle mansione da svolgere nel proprio giardino, e che è importante conoscere per andare a botta sicura e migliore la propria esperienza. Se il giardinaggio comporta tanti benefici psicofisici, è sempre bene munirsi delle attrezzature più adatte.
Naturalmente, prima di tutto, bisogna acquistare la taglia giusta per le proprie mani. I guanti devono essere della taglia giusta, mai troppo piccoli, perché fanno male e rischiano di rompersi, e mani troppo larghi, perché rischiano di sfilarsi e di far sfuggire gli attrezzi. Insomma, indossare i giusti guanti è importante per muovere le dita in libertà e con una certa sicurezza.
In generale, una taglia XS corrisponde a una circonferenza della mano di circa 18 cm, la taglia S dai 19 ai 20,5 cm, la M dai 21 ai 23 cm e la L dai 24 ai 25,5 cm. Naturalmente, quando si svolge il giardinaggio, si sta a contatto con la terra, perciò bisogna puntare su un materiale impermeabile e resistente, ma che lasci spazio al tatto, quindi deve essere sottile. I migliori sono i guanti elasticizzati e sintetici.
Grazie a questo materiale, il guanto aderisce bene alla pelle, prevenendo l’entrata della terra nella mano, oppure la penetrazione da parte di insetti o detriti. I guanti in gomma, invece, non lasciano traspirare la pelle, inoltre fanno sudare troppo la mano. Poi ci sono i guanti con rinforzi sulle dita e sul palmo, per praticare lavori di forza, come le potature o l’utilizzo di seghetti per recidere i rami, o ancora l’uso della zappa o della vanga.
Come sempre, il polso deve avere una chiusura elastica, per restare saldo alla mano e per non permettere ad agenti esterni di penetrare. Tra l’altro, le zone robuste del guanto evitano di riportare danni alle mani, come ferite, abrasioni e vesciche. E ancora, ci sono i guanti adatti per lavorare piante dotate di spine, che hanno caratteristiche simili a quelli da utilizzare per praticare le potature.
Sono modelli rinforzati, ma sono di lunghezza maggiore. Spesso, infatti, arrivano a coprire metà braccio, o addirittura si estendono fino al gomito. In questo modo si possono stendere le braccia dentro eventuali cespugli, senza la paura di farsi del male. Insomma, di modelli ce ne sono tanti, che poi variano di marca in marca. Non resta che scegliere i guanti più adatti, cominciando a lavorare in giardino.