Avere il pollice verde può sembrare una condizione principale per avere una pianta in casa, eppure le piante del futuro dimostrano che non sempre è così. Quelle del 2024 hanno tutte un requisito in comune: scopriamo qual è e come saranno.
Quando si parla di piante e specie vegetali la prima cosa che viene in mente è che sono essenziali per la nostra stessa esistenza. Come impariamo sin da piccoli, attraverso la fotosintesi clorofilliana le piante assorbono anidride carbonica ed espellono nell’aria l’ossigeno, rendendo possibile la sopravvivenza della specie umana. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici, lo squilibrio degli ecosistemi e la perdita della biodiversità stanno facendo sì che lo scopo principale delle piante possa non bastare.
Per questo motivo prendersi cura della natura e dell’ambiente partendo proprio dalla vegetazione è una delle pratiche che più sta prendendo piede negli ultimi anni, con iniziative di sensibilizzazione e di responsabilizzazione delle nostre azioni. Per quanto possa sembrare banale, contribuire con opere sostenibili e atti consapevoli può aiutare a ristabilire il benessere sia dell’uomo che del pianeta.
Non sono necessari gesti eclatanti o grandi sforzi, ma anche partire dal proprio ambiente domestico è un grande primo passo verso il futuro. In questo senso, avere una pianta in casa può rappresentare la scelta più immediata e consapevole. Di seguito, quali sono le piante del futuro e perché possono sono fondamentali per salvare il nostro pianeta.
Come salvare il nostro pianeta con le piante
Quando si fa riferimento alle attività sostenibili, entrano in gioco vari attori sociali a partire dai singoli individui passando per la collettività fino alle istituzioni e alle varie politiche adottate, ai fini di contrastare la crisi climatica che sta colpendo negli ultimi tempi in maniera sempre più preponderante non solo il nostro Paese ma tutto il pianeta. In questo senso è stata adottata anche l’Agenda 2030 messa a punto dalle Nazione Unite, un programma d’azione che ha come fine ultimo quello dello sviluppo sostenibile.
Ogni nazione aderente, 193 Paesi membri, ha così abbracciato i punti fondamentali resi noti dall’agenda dichiarando la propria disponibilità a raggiungere questi obiettivi nei prossimi sette anni. Tra questi obiettivi c’è anche quello di rendere più inclusivi, sicuri e sostenibili gli insediamenti urbani, denominato appunto Città e comunità sostenibili. Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’ASviS, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, sotto questo aspetto l’Italia si dimostra ancora lontana dal raggiungere questo obiettivo. Nei punti indicati per questo obiettivo, infatti, c’è la necessità di piantare almeno 230 milioni di alberi nel nostro Paese entro il 2030.
Un aspetto fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici, in quanto l’assorbimento dell’anidride carbonica e la produzione di ossigeno aiutano così a ristabilire i valori delle emissioni nella nostra atmosfera. Se la penisola viaggia ancora lontana dal limite soglia prestabilito, anche i singoli individui possono contribuire attraverso la coltivazione di una piantina all’interno della propria casa o di un albero se si possiede un terreno o un orto a disposizione. In quest’ottica, vediamo quali saranno le piante del futuro che già nel 2024 potranno contribuire a mettere in salvo l’intera esistenza globale.
Quali sono le piante del futuro
Come abbiamo avuto modo di constatare finora, avere una pianta in casa può dunque aiutare a salvare il pianeta. Ma in questo senso può essere utile anche per gli stessi abitanti della dimora, in quanto le piante non fungono soltanto da elemento decorativo ma purificano l’aria e migliorano l’umore costituendo delle vere e proprie oasi di benessere e bellezza.
Avere una pianta in casa è così il prossimo passo per essere all’avanguardia e prepararsi a cominciare già il 2024 con una marcia in più. Le piante più adatte a questo scopo sono le piante grasse, in quanto non sono molto difficili da coltivare ma sono di grande impatto visivo e ornamentale. Le piante grasse, chiamate anche piante succulenti, hanno in comune la particolarità di provenire da ambienti tropicali e dunque di avere una grande resistenza alla siccità richiedendo una giusta quantità di esposizione solare.
Le piante grasse sono infatti delle piante che possono accumulare e immagazzinare una grande quantità di acqua, rendendole molto pratiche anche per chi non ha un pollice verde molto sviluppato. Sempreverdi, curative, purificatrici e imponenti, queste piante grasse non solo potranno esserci d’aiuto nel contribuire al nostro benessere a quello dell’interno pianeta, ma molte rappresentano anche fonte di fortuna, prosperità e speranza: un monito per il futuro.
Come saranno le piante del futuro: la lista
La prima pianta è quella del Giglio della pace. Di origine tropicale, com’è intuibile dallo stesso nome questa pianta è portatrice di longevità, bellezza, rinascita e virtù. Adatta sia da coltivare in casa che da regalare, le sue foglie verde scuro e i suoi piccoli fiori bianchi hanno un effetto rilassante.
L’altra pianta è la Murdannia Loriformis, un’erba medicinale esotica rara ma facilmente coltivabile. In passato, infatti, questa pianta è stata un’importante erba curativa nella medicina tradizionale cinese in quanto aiuta a sostenere e rafforzare il sistema immunitario, a disintossicare il corpo e a curare le vie respiratorie. Coltivarla non è difficile, anche se basta fare attenzione perché cresce verso il basso e si diffonde in maniera rapida.
A seguire troviamo la Dracaena Sanderiana, nota anche come bambù della fortuna. La maggior parte delle composizioni del bambù della fortuna hanno degli steli che crescono radicati in acqua, dunque li rendono anche facili nella coltivazione. Considerata di buon auspicio e un ottimo portafortuna, è bene posizionarla alla luce moderata. In questo senso, cresce meglio in ambienti in cui è coperta da altri alberi più grandi, dunque è preferibile tenerla abbastanza lontana dalla finestra ma esposta alla luce solare in maniera indiretta.
L’altra pianta del futuro è la Cordyline, sempreverde originaria dell’Asia Orientale, dell’Australia e delle Isole dell’Oceano Pacifico. I polinesiani credevano che questa pianta avesse poteri mistici: più steli aveva la pianta, tanto maggiore sarebbe stata la fortuna, la felicità e la serenità. Tra le sue caratteristiche principali, la Cordyline è capace di depurare l’aria.
Segue a ruota la Philodendron Billietiae. Pianta rampicante originaria del Sud America, è composta da strisce bianche sulle sue foglie verdi. Questa sua caratteristica può far pensare che sia una pianta difficile da curare, ma in realtà gli steli spessi e paffuti sono sempre ben visibili rendendola così semplice da coltivare. Proseguendo l’elenco troviamo l’Aglaonema Dona Carmen, pianta da esterni che può produrre anche fiori di lunga durata. Le sue lunghe foglie verdi a sfondo bianco con venature verdastre con linee di rosa o rosso al centro la rendono davvero particolare. Inoltre richiede poca manutenzione e ha la capacità di diventare molto folta in poco tempo.
Collegata ad essa c’è l’Aglaonema Rossa, appartenente alla stessa famiglia ma di specie differente. Originaria della Foresta Pluviale Tropicale e Subtropicale, è particolarmente diffusa in paesi come Thailandia, Indonesia, Malesia e Filippine. La particolarità dell’Aglaonema Rossa che la rende unica sono le sue foglie verdi con striature rosse e rosa, molto bella da utilizzare come pianta per interni e semplice da coltivare, in quanto resiste alla siccità e ha bisogno di poca luce.
Ad aggiungersi all’elenco troviamo la Syngonium Wendlandii. Originaria delle regioni Centro e Sud tropicali, in particolare delle giungle del Messico, questa pianta appartiene alla famiglia delle Aracee ed è conosciuta per le sue foglie a forma di piedi d’oca. Secondo la tradizione questa pianta messa in casa o in ufficio è un simbolo portafortuna, che indica ricchezza, salute e prosperità. Anche la Peperomia Rossa si aggiunge a questa lista. Specie della famiglia peperomia caperata, è molto appariscente con i suoi colori vivaci e intensi e riempie interi angoli della casa.
Anche la Ceropegia Woodii è indicata come pianta del futuro. Detta anche pianta dai cuori aggrovigliati, è una pianta pensile rampicante di origine africana molto facile da coltivare, in quanto raramente produce piccoli fiori. Le sue foglie sono di colore verde intenso, ma è possibile notare delle sfumature viola nelle venature centrali. Se messa in un punto in alto, i suoi steli possono raggiungere anche il pavimento.
La Pachira Acquatica è un’altra pianta facile da coltivare in casa; originaria dei Tropici prospera delle paludi, dunque ama il terreno umido e la luce indiretta. Infine, a chiudere la lista troviamo l’altra specie di Philodendron, quella Atabapoense, una pianta dalla crescita rapida e molto ricca di verde grazie alla straordinarietà delle sue foglie. Adatta alla coltivazione in vaso, crea un’atmosfera tropicale oltre che avvolgente.