Da quando esistono i telefonini c’è qualcuno che sconsiglia sempre di lasciare il cellulare in carica durante la notte. Ma cosa c’è di vero in questo che sembra un anatema?
È facile che l’oggetto che stai utilizzando per leggere queste parole sia uno smartphone. Un oggetto che porti sempre con te e di cui a volte ti preoccupi più che di te stesso. Se qualcosa non funziona, se lo schermo sfarfalla, se non si possono più fare gli aggiornamenti senti che c’è qualcosa che non va e cerchi subito una soluzione online. Ed è facile che tu sia incappato molto spesso in una serie di consigli su cui primeggia sempre quello di non lasciare mai il cellulare in carica incustodito durante la notte. Il risultato, questo è quello che ti viene detto, è che la batteria del cellulare durerà meno e che nel giro di poco rischierai di dover comprare un device nuovo perché quello che hai così maltrattato non reggerà più in carica. Ma è davvero così? Da dove nasce il consiglio di non lasciare mai il cellulare in carica per tutta la notte e soprattutto fa ancora così male alla batteria?
L’idea che non si debba lasciare un cellulare in carica per troppo tempo viene da un’epoca passata in cui la tecnologia con cui erano realizzate le batterie effettivamente non era quella di adesso e un lavoro eccessivo portava ad un deterioramento delle prestazioni più rapido. Lo sconsigliare di tenere in carica il cellulare tutta la notte viene dalla stessa epoca in cui si sconsigliava di ricaricare la batteria a meno che questa non fosse effettivamente del tutto scarica, per evitare la cosiddetta memoria di carica. Ma è ancora cosi? In realtà no.
Da un punto di vista prettamente tecnologico non c’è più nessun pericolo (anche se si è molto parlato delle radiazioni) nel lasciare il cellulare in carica incustodito per un po’. Tutti i principali brand hanno infatti adottato negli ultimi aggiornamenti dei sistemi operativi un proprio modo per garantire la sicurezza dei device e una durata ottimale della batteria. È per esempio il caso di Xiaomi che ha adottato una tecnologia per cui i suoi smartphone smettono di assorbire dal caricabatterie energia quando la batteria raggiunge il 95% di ricarica, entrando in una sorta di modalità di mantenimento che fa sì che quando la mattina l’utente prende lo smartphone esso è perfettamente in grado di affrontare la giornata senza essere stato sottoposto a stress eccessivi. Sulla stessa linea anche Oppo.
Se possiede uno smartphone Oppo e metti il device in carica durante la notte vedrai apparire una notifica che ti dice che la carica che verrà passata alla batteria del cellulare ti permetterà di averlo carico perfettamente nel momento in cui suonerà la sveglia e non un attimo prima. Altri produttori come Samsung invece consigliamo, in alcuni casi lo impostano di default, di mantenere la carica sotto il 100% e i device smettono di ricaricarsi quando raggiungono circa l’85%. Tutto questo per mantenere in buona salute la batteria ma anche per altri motivi.
Abbiamo scoperto che in teoria il tuo cellulare non subirà nessun danno se rimane in carica per tutta la notte ma è comunque sconsigliato farlo sempre. Il momento in cui il cellulare è in carica è anche un momento in cui il device tende a scaldarsi proprio perché il passaggio di elettroni diventa frenetico. Dal surriscaldarsi al dare origine a un piccolo incendio, magari per un corto circuito, il passo è purtroppo molto breve come dimostrano alcuni fatti di cronaca che si sono verificati nel corso degli anni e che hanno portato purtroppo anche alla perdita di vite umane.
Per questo motivo, per la sicurezza tua e di chi è con te in casa, sarebbe comunque meglio evitare di tenere il cellulare in carica per tutta la notte. Del resto ora con le ricariche super veloci si passa da un preoccupante 10% a un comodo 80% nel giro di una manciata di minuti. Puoi lasciare il telefonino staccato dalla corrente durante la notte, attaccarlo quando ti alzi per fare colazione e nel momento in cui esci per andare a lavorare avrai già tutta la carica di cui hai bisogno in totale sicurezza.