Tra tutti gli elettrodomestici, quelli della cucina hanno un maggiore impatto sulle nostre bollette, ecco perché dovresti sapere come usare nel modo giusto il microonde.
È negli ambienti domestici delle nostre case che compiano spesso il maggior numero di sprechi: cibo, energia elettrica, acqua e così via. Gli sprechi energetici in particolare sono quelli che impattano maggiormente sul nostro portafoglio, e data l’attuale situazione economica in cui vive il nostro Paese, è fondamentale porre maggiore attenzione su di essi. Le nostre case, infatti, sono ormai piene di elettrodomestici e dispositivi che, anche quando non vengono utilizzati, continuano a consumare energia elettrica, incidendo notevolmente sulle nostre bollette. Tra questi, gli elettrodomestici della cucina impattano maggiormente sui consumi, ma uno dei principali “colpevoli” in termini di consumo energetico è il microonde. Ma quanto è davvero così indispensabile in cucina? Ecco cosa dovresti fare per usarlo al meglio e senza far schizzare i costi in bolletta.
L’uso del microonde è ormai diventato comune in molte case, grazie alla sua praticità, velocità ed efficienza, e sembra proprio che non possiamo più farne a meno una volta iniziato a utilizzarlo. Tuttavia, come sempre, è il conto delle bollette a ricordarci che ogni comodità ha un costo, e che forse possiamo fare qualcosa per ridurre il nostro impatto ambientale ed energetico. In confronto ad altri elettrodomestici, il microonde è sicuramente un campione di efficienza, in quanto ci permette di preparare i pasti in fretta e risparmiare energia. Questo elettrodomestico ci garantisce la preparazione veloce dei pasti senza bisogno di dover preriscaldare il forno. Inoltre, il microonde mantiene intatte le sostanze nutritive degli alimenti, senza alterarne il sapore. In pochi minuti, riscalda il cibo in modo più efficiente rispetto a un forno tradizionale, contribuendo a ridurre le spese energetiche.
Sebbene il microonde offra indubbi vantaggi e contribuisca a risparmiare energia rispetto a metodi di riscaldamento tradizionali, è importante utilizzarlo in modo corretto per massimizzarne l’efficienza. Ogni microonde ha un consumo energetico variabile in base al modello, alla potenza e alle funzionalità. In genere possiamo dire che un forno a microonde assorbe circa 1.100 watt di potenza per produrre 700 watt di potenza a microonde. La funzione a microonde impiega energia solo per pochi minuti, il che la rende molto più efficiente rispetto a un forno tradizionale. Anche il microonde, come molti altri elettrodomestici, consuma una piccola quantità di energia in modalità standby quando è collegato alla presa, anche se il consumo è di certo minimo. I nuovi modelli tendono a ridurre questo consumo a praticamente zero. I modelli più avanzati offrono anche una comoda funzione grill, utilizzando una resistenza per riscaldare il cibo attraverso il calore. Questa modalità richiede energia simile a quella di un forno tradizionale. Per risparmiare energia, è quindi utile usare questa funzione con parsimonia.
Alcuni microonde offrono anche una modalità combinata, che va ad utilizzare sia la funzione a microonde che il grill contemporaneamente. Questa modalità è ovviamente la più dispendiosa dal punto di vista energetico, richiedendo fino a 2.400 watt di potenza. La modalità combinata andrebbe usata con estrema attenzione e solo quando non possiamo utilizzare il forno tradizionale. Anche le altre modalità più avanzate come lo scongelamento o l’essiccazione possono incrementare notevolmente l’assorbimento di energia, quindi meglio utilizzarli con una certa parsimonia. Se in casa hai ormai un microonde obsoleto, è meglio considerare l’acquisto di un modello più recente con funzionalità di risparmio energetico e dalla classe energetica superiore. Questi nuovi modelli possono ridurre drasticamente il consumo energetico fino al 40% rispetto a quelli tradizionali. I modelli di dimensioni medie o grandi consentono la preparazione simultanea di più pietanze, risparmiando tempo ed energia.