Mentre il freddo si avvicina sarebbe bene cominciare a pensare come riscaldare la casa risparmiando. Se non si possono cambiare gli infissi, questa può essere una valida alternativa.
Il freddo è finalmente arrivato e con esso anche la necessità di accendere camini, termosifoni o stufe per riscaldare l’ambiente domestico. Viviamo però in un’epoca e un momento storico in cui è importantissimo scegliere con accuratezza la tipologia di riscaldamento; lo è per salvaguardare l’ambiente e provare, quindi, a fare la nostra piccola parte per ridurre le emissioni di Co2, ma lo è anche per le nostre tasche. Con la l’inflazione che stenta a scendere e i venti di guerra, che pure provocano gravi danni ambientali, che sembrano non voler cessare con conseguente aumento delle materie prime, per risparmiare qualcosa è necessario sapere tutti i trucchi possibili.
Intanto è bene sapere quali sono le diverse tipologie di riscaldamento che abbiamo a disposizione, ma una volta comparati costi e benefici è bene anche sapere che ci sono ulteriori modalità di risparmio. Il concetto base sta tutto nel trattenere il calore che si produce così, che si scelga la stufa elettrica piuttosto che il camino a gas e così via, si potrà risparmiare tenendo i riscaldamenti in attività per un minor arco di tempo.
Vi abbiamo già parlato della possibilità di riscaldare la casa praticamente a costo zero, ritornando in pratica ai vecchi trucchi utilizzati nei secoli passati da popolazioni come quella dei romani che tanta tecnologia non l’avevano, ma oltre a queste c’è dell’altro. Nelle case di ultima costruzione o comunque nelle ristrutturazioni che si fanno negli ultimi anni, sono installati di default gli infissi di Classe A+ che trattengono il calore (o l’aria fresca a seconda delle stagioni), impedendo in pratica agli spifferi delle vecchie finestre di avviare quell’eccessivo ricircolo di aria che spreca calore ed energia.
Anche per questo le ristrutturazioni sono consigliate e sono tanti i bonus statati a cui ci si può rifare per avviarsi a questa fare della transizione ecologica. Lavori di ristrutturazione di questo tipo richiedono in ogni caso il cambio degli infissi, il che richiede tempo e denaro anche con i bonus, per cui quando non si può affrontare, per un qualsiasi motivo, una spesa del genere è bene sapere che si possono isolare termicamente anche gli infissi che già abbiamo e magari sono molto vecchi.
Si tratta di due trucchi in particolare, uno più efficace dell’altro. Il primo è forse il più classico dei classici in questo senso, il serpentone dell’infanzia di molti ovvero il paraspifferi conosciutissimo e utilizzatissimo dalle nostre nonne che diventa particolarmente efficace se, nelle ore più fredde della giornata, si chiudono le tende.
Il secondo, indubbiamente più efficace, prevede l’applicazione di pellicole isolanti sui vetri delle finestre. Si tratta di pellicole speciali che servono proprio per ridurre la dispersione di calore e sono trasparenti il che vuol dire che non incidono sul filtraggio della luce in casa. La loro applicazione e molto semplice e permette di ridurre del 34% la dispersione di calore.
Le pellicole termiche, applicabili sul vetro delle finestre più vecchie e quindi non molto spesse, sono utili anche in estate. Così come in inverno riducono la perdita di calore, in estate bloccano il 66% di raggi solari in meno. In altre parole questo vuol dire casa più fresca più a lungo. Nel complesso le pellicole permettono di ridurre i costi in bolletta e anche il nostro impatto ambientale.