È piuttosto frequente che, nella stagione autunnale, alcune persone vengano ricoverate per aver consumato castagne non commestibili.
L’intossicazione da castagne, in questo periodo dell’anno, è molto elevata. Per quale motivo? A quanto pare, esisterebbe una specie di castagna tossica, alla quale bisogna fare attenzione. Si tratta della castagna dell’India, non commestibile, spesso scambiata per la comune castagna che siamo soliti consumare in cucina.
È importante saper distinguere le castagne commestibili da quelle tossiche, specialmente quando le si raccoglie da sé. Per prima cosa, bisogna conoscere le caratteristiche delle due tipologie di castagne, e riconoscere i dettagli. Le castagne d’India, chiamate anche castagne matte, sono i semi dell’ippocastano, una pianta solitamente utilizzata solo a scopo ornamentale.
La differenza tra castagne commestibili e castagne tossiche, come distinguerle
L’ippocastano è un albero molto diffuso sul nostro territorio, lo si può ammirare nelle città, nei parchi e in molte zone selvagge. Si tratta di una bellissima pianta, non a caso coltivata per scopo ornamentale. L’ippocastano produce semi, similissimi alle comuni castagne, e che traggono in inganno tante persone. Tuttavia, le castagne commestibili sono frutti a guscio, quindi si tratta di una diversa tipologia di alimento.
Per quale motivo le castagne matte non sono commestibili? Perché, al loro intero, contengono delle sostanze tossiche chiamate saponine. Queste, se assorbite, provocano diversi disturbi, tra cui nausea, crampi addominali, irritazione alla gola, problemi gastrointestinali. Nei casi più gravi possono addirittura danneggiare i reni.
Le castagne d’India si trovano all’interno di un guscio con poche spine, un riccio prodotto dall’albero Ippocastano. Si tratta di un riccio differente rispetto alle comune castagne commestibili, poiché contiene una sola castagna, inoltre è di colore verde. Le castagne da mangiare, che sono il frutto del Castagno, invece, si raccolgono all’interno di un riccio di colore più scuro, tendente al marrone. Questo riccio, che presenta molte più spine, contiene diversi frutti, anche 3 o 4 castagne.
Come evitare un’intossicazione alimentare data dalle castagne tossiche
Sul web, molti forniscono consigli su come distinguere i due tipi di castagne. In tanti, ad esempio, scrivono che le castagne d’India sono molto più grandi rispetto a quelle commestibili. Generalmente è così, ma non è sempre vero, perciò, affidarsi alle dimensioni è sbagliato. E allora, come capire di quale castagna si tratta? Bisogna far caso ad alcuni particolari.
Se si osservano attentamente, le due castagne sono diverse, ad esempio, il primo particolare che emerge è la colorazione della base del guscio. La castagna tossica presenta un cerchio alla base molto chiaro, quasi bianco, a differenza della castagna commestibile, che presenta un cerchio di colore marrone, quasi della stessa tonalità della buccia.
Inoltre, la forma è diversa, se la castagna matta ha una forma tondeggiante, quella commestibile ha una forma appiattita, con una parte bombata solo da un lato. Infine, basta osservare la punta, quella commestibile ne presenta una, dotata di ciuffetto, mentre la matta ha una punta tondeggiante quasi assente e senza ciuffetto. Distinguere le due tipologie è abbastanza semplice, perciò, se si raccolgono le castagne, bisogna fare attenzione.