Tra i problemi legati alla salute mentale, spicca la sindrome della papera: si tratta di un disturbo che riguarda quelle persone che sorridono, ma in realtà dentro non stanno affatto bene.
A differenza delle patologie fisiche, individuare e accettare le malattie mentali non è sempre facile. Si tratta di mali invisibili, che minano le vite di molti: secondo i dati, a livello mondiale sono circa 300 milioni le persone che soffrono di depressione e 60 milioni quelle affette dal disturbo bipolare.
Tra le varie problematiche a livello mentale, c’è una particolare criticità che si sta diffondendo nell’ultimo periodo tra i più giovani: stiamo parlando della sindrome della papera, individuata dall’Università di Standford.
A soffrirne sono principalmente gli studenti universitari che, in un mondo di perfezionismo estremo, vivrebbe con grande ansia e stress il percorso accademico. Ma, invece che ammettere queste difficoltà, non farebbero altro che nascondersi dietro un sorriso finto e costante.
Fuori sorridente, dentro tormentato. Questo è il ritratto del soggetto affetto dalla sindrome della papera, che lo porta a stare molto male. Nonostante la grande sofferenza vissuta, le persone che ne soffrono fanno di tutto pur di nascondere i loro malesseri interiori.
Si tratta di una problematica mentale diffusa soprattutto tra gli studenti, ma non mancano anche casi di adulti che ne soffrono. Infatti, questa sindrome ruota intorno al fatto che si vive con fortissimo stress le performance scolastiche, e lavorative, puntando sempre all’eccellenza, ma facendo una fatica enorme nel gestire lo stress da prestazione e il carico di studio, o lavoro, da svolgere.
Tutto questo viene mascherato agli occhi esterni, visto che i soggetti colpiti da questa criticità sono all’apparenza sorridenti, positivi e impeccabili. Il loro obiettivo è non mostrare mai una debolezza, sembrando forti e sicuri di sé, anche se al proprio interno non ci si sentono affatto così.
La sindrome della papera insorge in quei soggetti cresciuti in un contesto di perfezione, improntato su modelli di successo. Se questa problematica non è stata ancora riconosciuta in via ufficiale dal mondo medico, molti ne parlano, visto quanti ne soffrono.
Aver vissuto fin dall’infanzia in un ambiente in cui si doveva essere i più bravi e lo sbaglio era visto come un nemico, rende più propensi a soffrire di questa problematica. Ansia, insicurezza, paura costante di sbagliare, mancanza di concentrazione, rabbia, paragoni infiniti con gli altri, infelicità, depressione (scopri qui un approfondimento sul tema), insoddisfazione, finta positività, critiche e difficoltà a dormire sono solo alcuni dei sintomi di questa patologia.
A soffrire maggiormente di questo problema sono gli studenti universitari, soprattutto femminili. Infatti, secondo quanto riscontrato, le donne sono soggette a maggiori pressioni sociali, vivendo con molto stress l’ambito dello studio e del lavoro, dovendo essere sempre al massimo (scopri qui un’altra problematica mentale).
Ma come uscire da questa criticità? Un percorso di terapia è fondamentale per affrontare la sindrome della papera, visto che è dettata da ferite antiche e conflitti interiori da non sottovalutare. Inoltre, è importante fare un lavoro su se stessi, potenziando la propria autostima: la chiave per uscire da questo stato è capire in primis che la positività non è sempre ottimale e quanto sia importante entrare in contatto anche con le sensazioni negative e, altro elemento fondamentale, è rendersi conto che il nostro valore non dipende dai successi, visto che siamo persone importanti e meritevoli di amore e attenzioni così come siamo.