E’ l’intervento tecnico più richiesto in case e condomini, ma conviene veramente? Ecco quanto fa risparmiare in bolletta

È l’intervento tecnico più richiesto nelle case da dopo la pandemia. Ma vale davvero la pena? Scopriamolo insieme.

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Architetto (Orizzonte Energia)

Gli interventi tecnici nelle case sono diventati sempre più frequenti da dopo la pandemia. Utilizzando i numerosi bonus messi a disposizione per la ristrutturazione, molte famiglie hanno rimesso a nuovo il loro appartamento e soprattutto l’esterno della loro casa. L’installazione di un cappotto termico è stato uno degli interventi più diffusi e quello su cui si è sicuramente dibattuto di più. Molti infatti si chiedono se tale lavoro di ristrutturazione convenga davvero o se sia solo una moda passeggera, atta a dare delle agevolazioni alla popolazione al fine di ottenerne il consenso. Vale davvero la pena mettere il cosiddetto “cappotto termico” alla propria casa? Ed in caso affermativo, qual è il suo impatto sull’abbattimento delle spese energetiche?

Cappotto termico: cos’è e quali sono i benefici

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Lavori di ristrutturazione (Orizzonte Energia)

Prima di addentrarci nella tematica dell’abbattimento dei costi, che è sempre molto difficile da delineare con certezza, è importante capire che durata ha il cappotto termico. La durata di questa soluzione è di circa 40/50 anni, un tempo notevole, se si pensa allo scarso valore dei materiali che talvolta vengono utilizzati nelle case. A fronte di un investimento iniziale significativo, è quindi possibile godere a lungo dei vantaggi di questo intervento tecnico. Si potrà infatti godere di una maggior qualità dell’aria e di un notevole risparmio energetico. Non bisogna infine dimenticare che la presenza di un cappotto energetico aumenta il valore dell’immobile stesso. Perciò se un giorno deciderete di vendere la casa o l’appartamento in cui vi trovate, potrete far leva su questo fattore per alzare il costo della vendita.

Ovviamente la durata non è uguale per tutti i cappotti. La durata di un cappotto termico dipende in primis dai materiali utilizzati per costruirlo. L’uso di materiali certificati e di alta qualità è di fondamentale importanza e non deve mai essere dato per scontato. In secondo luogo è necessario un intervento di professionisti del mestiere, che possano garantire al lavoro lunga durata ed efficacia nel tempo. Infine la manutenzione è di fondamentale importanza. Non basta infatti fare i lavori una volta per tutte, ma è importante eseguire controlli periodici, preferibilmente ogni due anni. Per chi abita in un condominio è consigliato consultare l’amministratore di condominio.

Quanto ai costi, grazie all’isolamento delle pareti esterne della casa il cappotto termico permette di ridurre notevolmente la dispersione di calore. Ciò si traduce in una bolletta più bassa, sia per quanto riguarda i costi del riscaldamento che per il condizionatore dei mesi estivi. Infatti come l’aria calda viene mantenuta più facilmente all’interno durante i mesi freddi, essa viene mantenuta più facilmente all’esterno durante quelli caldi. In sostanza, ciò che viene ridotto è il passaggio di calore tra interno ed esterno. Si stima che il cappotto termico possa arrivare a comportare una diminuzione della bolletta fino al 40%. Ovviamente il risparmio dipende da diversi fattori come le dimensioni dell’abitazione, l’utilizzo di impianti efficienti, la corretta gestione del riscaldamento e del condizionatore e così via.

Se anche tu vuoi far costruire un cappotto termico attorno alla tua casa, controlla le linee guida a questo link.

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