L’organizzazione dei consumatori Altroconsumo ha stilato la classifica dei budini e dei dolci al cucchiaio presenti nei supermercati: quelli che hanno raggiunto la sufficienza.
Altroconsumo ha stilato una lista sui budini e dessert migliori presenti in commercio. I dati ottenuti non fanno ben sperare, dato che solo due si sono aggiudicati la sufficienza. Quasi tutti nel corso della loro vita hanno mangiato questi dolcetti, non tutti, infatti, per via del lavoro hanno il tempo di prepararli, quindi preferiscono acquistarli già pronti ogni volta che si recano al supermercato.
Si tratta per molti anche di una vera comodità perché li possono metterli in borsa o all’interno dello zaino e possono di conseguenza fare merenda, ma sappiamo se questi prodotti sono veramente salutari? In merito, ha deciso di fare chiarezza proprio l’organizzazione dei consumatori.
Dessert confezionati ecco cosa è emerso
Quanti di voi dopo aver cenato sentono l’esigenza di voler mangiare un dolcino? Moltissimi, ma a volte prepararlo richiede assai tempo, ecco che c’è chi preferisce giocare d’anticipo e sceglie di acquistarli già pronti tenendo sempre una scorta pronta per ogni occasione, ma di questi prodotti cosa conosciamo? Altroconsumo, ancora una volta, ha voluto testare alcuni prodotti, come accaduto di recente per i deumidificatori, e ha condotto delle analisi su budini e dolci al cucchiaio.
L’obiettivo era quello di scoprire se fossero presenti additivi e altri ingredienti. Per portare avanti i test gli esperti hanno preso in considerazione, udite, udite! Ben 64 diversi prodotti, che si trovano in commercio nei discount e nei supermercati dell’intero stivale. L’organizzazione dei consumatori, nel corso del tempo ha fatto diverse indagini e, come al solito, ha tenuto conto di alcuni fattori chiave per riuscire a stilare la lista. A tal proposito, in questo caso, si è servita di alcuni parametri, ma quali sono? Valutazione nutrizionale, presenza di additivi, presenza di edulcoranti, porzione e grado di trasformazione.
Andiamo con ordine e scopriamo come sono andate le cose e quanto hanno influito. Il valore nutrizionale è stato giudicato negativamente, per via del valore energetico, soprattutto per quanto riguarda zuccheri, sale dei prodotti e grassi saturi. Caso diverso, invece, per il contenuto di fibre che è stato considerato positivo. Questo tipo di test ha influito al 55% su quello che è stato poi il giudizio finale. La presenza di additivi ha inciso del 15% e anche in questo caso la presenza degli additivi è stata giudicata negativamente. La presenza di edulcoranti, in alternativa allo zucchero, ha portato a dare un parere negativo, questo ha influenzato fino al 10%.
A grande sorpresa sono state penalizzate le porzioni più grandi, il motivo è semplice perché superano le dosi consigliate anche in questo caso influendo del 10%. Infine, il grado di trasformazione, ovvero tutti qui processi che rendono più buono un alimento ha portato ad un punteggio negativo molti prodotti.
I risultati: chi ha ottenuto la sufficienza
I risultati non sono del tutto positivi, in sintesi molti prodotti non sono stati apprezzati da chi ha portato avanti l’analisi. Tutti i parametri hanno influenzato negativamente la classifica e grande sorpresa sono solo due i prodotti che hanno raggiunto la sufficienza. Per Altroconsumo i prodotti migliori sono: con 67 punti Milbona riso al latte (Lidl) e Fage Risolat 1% Vaniglia che ha ottenuto 62 punti.