Uno degli alimenti base per molte ricette, ma sapevate fosse tra i più rischiosi in assoluto?
Nell’ampio mondo della cucina italiana sono centinaia le ricette che prevedono come base proprio l’utilizzo del brodo vegetale, questo liquido ottenuto dalla bollitura di verdure è un vero elisir per la salute in grado di dare a risotti e molte altre preparazioni un gusto unico ed irrinunciabile. Capita però davvero spesso che nel fare il nostro brodo vegetale, per cui spendiamo ore di preparazione, capito di abbondare troppo e di averne dunque in avanzo, in questi casi, tuttavia, c’è da stare molto attenti se si decide di conservarlo.
La conservazione degli alimenti è un argomento sempre delicato ma lo è ancora di più quando si parla di brodo vegetale, questo liquido nutriente, infatti, non lo è solo per noi ma anche per i batteri che in questo brodo di elementi benefici possono proliferare e renderlo in poco tempo pericoloso per la nostra salute, prima di procedere alla sua conservazione dovresti dunque fare molta attenzione a rispettare alcune regole.
Occhio al brodo vegetale, se lo conservi male rischi una pericolosa intossicazione alimentare
Il brodo vegetale in eccesso può essere una risorsa da sfruttare nei momenti in cui se ne ha bisogno e non si ha il tempo per preparare questo laborioso ingrediente, tuttavia esistono alcuni pericoli da conoscere ed evitare per non rischiare la salute. Prima di tutto, dopo aver fatto il nostro brodo, bisognerà capire quando avremo intenzione di utilizzarlo, anticipare questa preparazione è utile ma per un utilizzo postumo la buona regola è quella di non andare oltre i tre giorni dalla data di preparazione.
Per far sì che il nostro brodo resti fresco e salutare andrebbe chiuso in un contenitore ermetico e riposto in frigo non appena questo si sia raffreddato. Se desideriamo conservarlo per un tempo maggiore, invece, questa pratica non è la più consigliata, il brodo vegetale è infatti un terreno di coltura ideale per microbi e batteri ed in quanto tale non può essere mantenuto a lungo se non congelandolo.
Congelare il brodo senza rischi
Per la congelazione del brodo esistono diversi trucchi, in caso voleste utilizzare una bottiglia bisogna ricordare bene che questo liquido si espanderà una volta congelato, motivo per cui dovremo lasciare lo spazio necessario per evitare che le nostre bottiglie esplodano. Un’altra alternativa è invece quella di utilizzare il contenitore per fare il ghiaccio, in questo modo avremo delle comode porzioni da utilizzare all’occorrenza per andare a regalare gusto a moltissime preparazioni.
Anche utilizzando il metodo del congelamento però sarebbe meglio non eccedere con i tempi di utilizzo, entro 3 mesi massimo dovremo consumare il nostro prodotto oppure sarebbe meglio gettarlo via per non rischiare. L’intossicazione alimentare generata da un brodo contaminato non è infatti da sottovalutare e potrebbe portare a conseguenze gravissime. Facendo un po’ di attenzione, tuttavia, potremo sicuramente beneficiare di questo elisir in grado di migliorare la nostra digestione e aggiungere nella nostra dieta vitamine e minerali importanti.
Utilizzare il brodo vegetale autoprodotto con tanta cura e pazienza è un tocco in più nel favorire gusto e benessere, trattare e conservare questo prodotto nella maniera giusta è tuttavia l’unica accortezza che bisogna assolutamente avere per far sì di godersi solo il meglio di quanto cucinato.