La dichiarazione Fuel Mix è necessaria se produci energia con fonti rinnovabili e nello specifico attraverso pannelli fotovoltaici.
- Cos’è il Fuel Mix o Mix Energetico
- Chi deve fare la dichiarazione Fuel Mix
- Come si comunica il Fuel Mix al GSE
Tutti ne parlano, ma sicuramente in pochi sanno nel concreto di cosa stanno parlando: chi diventa produttore di energia elettrica attraverso energie provenienti da fonti rinnovabili e non deve comunicarlo attraverso un’apposita dichiarazione. Nello specifico, questa è nota come Fuel Mix ed è pratica comune se abbiamo installato un impianto fotovoltaico. Entriamo nel merito di quello di cui parliamo, entro quando va fatta e a chi.
Cos’è il Fuel Mix o Mix Energetico
Quando parliamo di Fuel Mix, o Mix Energetico, intendiamo l’insieme di tutte le fonti energetiche primarie utilizzate per produrre l’energia elettrica. Ovvero parliamo di carbone, gas naturale e fonti rinnovabili, utilizzate dagli impianti che appunto generano elettricità. Questa energia elettrica, chiaramente, passa dalle imprese di vendita ai consumatori finali e la composizione del mix energetico viene calcolata col Fuel Mix Disclosure.
Vengono in sostanza tracciate le fonti energetiche utilizzate dai produttori per generare l’energia elettrica insieme a quelle utilizzate dalle imprese di vendita per consegnarla ai clienti finali. Ciò si verifica in ogni parte del mondo e anche in Italia, dove le imprese di vendita di energia elettrica sono obbligate a comunicare ai consumatori finali le informazioni sulle fonti energetiche primarie utilizzate, attraverso apposita dichiarazione.
Chi deve fare la dichiarazione Fuel Mix
Le norme che regolano la dichiarazione Fuel Mix sono disciplinate da direttive comunitarie e da un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 31 luglio 2009. Entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si diviene produttori di energia, va presentata dichiarazione attraverso il Gestore dei servizi energetici. Questa va soddisfatta obbligatoriamente dai proprietari di alcuni tipi di impianti fotovoltaici.
Sono tenuti a farla coloro che hanno impianti fotovoltaici con convenzioni RID (Ritiro Dedicato), sia in cessione totale che parziale, compresi coloro che hanno usufruito del Superbonus 110%; ovvero coloro che vendono energia elettrica al mercato libero con una potenza superiore a 20 kW. Sono esenti dall’obbligo di dichiarare il Fuel Mix tutti coloro che hanno impianti che non rientrano in queste categorie.
Come si comunica il Fuel Mix al GSE
Realizzare un impianto fotovoltaico ha i suoi pro e i suoi contro, in ogni caso bisogna essere consapevoli che in alcuni casi va fatta comunicazione del mix energetico che si produce. Ma come bisogna fare? Ricordiamo innanzitutto che la comunicazione del Fuel Mix per gli impianti fotovoltaici deve essere effettuata annualmente e deve essere completata entro il 31 marzo di ogni anno, ovvero la prossima scadenza è fissata al 31-03-2024.
Bisognerà accedere al portale web del GSE utilizzando le proprie credenziali e crearne di nuove se lo si fa per la prima volta. Una volta all’interno del sito del gestore, si compilano i dati richiesti, compresa la quantità di energia elettrica prodotta e ceduta dall’impianto fotovoltaico o altro impianto per l’anno di riferimento. Va specificato da quale fonte è stata prodotta l’energia ceduta.
Infatti, sebbene l’interesse principale sia per chi ha un impianto fotovoltaico o intenda usufruire del bonus per installarne uno, vanno indicate sia fonti rinnovabili come il solare, il vento, l’acqua, nonché fonti non rinnovabili. Una volta accuratamente prodotta la documentazione richiesta, questa va inviata. All’interno del portale, troverete documentazione e manuali dettagliati per guidarvi nella presentazione del Fuel Mix.