Non tutti siamo pollici verdi e sappiamo come prenderci cura dell’albero di giada anche in inverno: una piccola guida utile.
Impara come prenderti cura di una pianta di giada all’interno, all’esterno e soprattutto durante l’inverno: come fare è semplice e come abbiamo visto ci sono tanti modi per curarlo al meglio e aiutarlo nella sopravvivenza. Questa pianta è davvero molto bella dal punto di vista decorativo, ma come sempre oltre al pollice verde, occorre anche molta pazienza nello starle dietro.
La giada è una pianta grassa popolare da avere in casa e secondo la tradizione è un vero e proprio alberello della fortuna: si pensa che portino ricchezza ai loro proprietari, per la particolare forma delle loro foglie. In generale, a partire dall’ultimo mezzo secolo, abbiamo assistito a un risveglio dell’interesse per le piante d’appartamento e senza dubbio una delle più comuni è l’albero di giada.
Si tratta di una pianta che non necessariamente deve stare dentro casa, ma quando le temperature calano, forse è il momento di usare qualche accortezza maggiore. Del resto, abbiamo sottolineato come chi decide di prendersi cura di questa bellissima pianta, è anche consapevole del significato che questa ha in un ambiente domestico, dove è appunto considerata un vero e proprio portafortuna.
Il problema è che nei mesi più freddi, questa pianta – e in generale tutte le piante – subiscono un processo di trasformazione ben evidente e che è appunto noto a chi abbia una maggiore consapevolezza e dimestichezza con le piante. Quando la luce solare invernale diminuisce, la fotosintesi rallenta in proporzione alla quantità di fotoni ricevuti dalle foglie.
Molti pensano che meno luce debba significare maggior apporto di acqua per le piante, ma in realtà è vero esattamente il contrario. Con un’irrigazione costante, il terreno può eventualmente impregnarsi d’acqua, sottraendo ossigeno fondamentale alle radici: la mancanza di ossigeno può arrivare a uccidere la pianta, che non riesce ad assorbire l’acqua. In sostanza, avviene lo stesso effetto che si ha d’estate con la scarsa irrigazione.
Gli esperti consigliano dunque di non usare degli schemi fissi nell’innaffiare la nostra pianta di giada, sia in estate che in inverno, ma di imparare ad ascoltarla. Si tratta, chiaramente, di un modo di dire ed è evidente che le piante non siano in grado di parlare: o meglio, lo fanno attraverso le loro foglie. Nel caso di una pianta grassa, come l’albero di giada, è facile capire se questa necessità oppure no di acqua.
Si tratta di osservare appunto le sue particolarissime foglie e di toccarle: se la foglia, al tatto, appare abbastanza consistente e soda, vuol dire che in quel momento ha ancora abbastanza acqua incorporata. Per tale ragione, non preoccupatevi, perché in quel momento non è ancora assolutamente necessario innaffiarla. L’ideale sarebbe innaffiarle anche solo una volta al mese.
Se prendiamo in considerazione quanto detto finora, le piante di giada potrebbero non essere le migliori piante da esterno, soprattutto se ci troviamo in località dove piove spesso, in particolare d’inverno. Poiché provengono dal deserto, queste piante preferiscono le condizioni asciutte e temono le temperature che scendono sotto una certa soglia limite: vale a dire non devono mai stare sotto i 10 gradi centigradi.
Allontanale poi da eventuali correnti d’aria fredda come finestre o porte che si aprono frequentemente. Una bella sorpresa sono i piccoli fiori che sbocciano per un breve periodo in inverno: si tratta di piccoli fiori bianchi, a forma di stella. La pianta di giada è un regalo molto bello da fare, anche perché ha un significato nascosto: per quello che ci siamo finora detti, accertatevi però che chi lo riceve possa tenerlo in casa, piuttosto che all’esterno.