L’acqua è l’elemento essenziale a cui riferirsi nell’ambito della crescita delle piante e della biologia in generale. Oggi rispondiamo ad una domanda precisa: quali piante riescono a farne a meno?
L’acqua è l’elemento cardine per lo sviluppo della vita, perlomeno sul nostro pianeta. Capace di innescare la formazione e lo sviluppo dei più differenti organismi, l’acqua è un elemento essenziale per la crescita, ad esempio, delle piante. Se siete degli appassionati di gardening o semplicemente avete deciso di provare a coltivare delle piantine siete nel posto giusto. Oggi cercheremo di capire se è possibile coltivare delle piante facendo a meno dell’acqua, o, in alternativa, ricorrendo a scarsi interventi di irrigazione.
Ma in che modo l’acqua riuscirebbe a favorire la crescita delle piante? Così come il sole è funzionale alle piante per lo svolgimento del fondamentale meccanismo di fotosintesi, l’acqua permette loro di assorbire direttamente dal suolo i nutrienti necessari solitamente presenti sotto forma di sali minerali come ferro, azoto e potassio. Questi minerali sono infatti i responsabili della sana crescita della pianta che non sempre trova a propria disposizione i nutrienti necessari nel suolo.
Piante senza acqua: sembra impossibile ma non lo è. Approfondiamo il tema
Non a caso è talvolta consigliato diluire nell’acqua alcuni nutrienti e poi annaffiarvici la pianta di modo che le radici possano beneficiarne. Assodato il fatto basilare dell’importanza dell’acqua per la crescita degli organismi passiamo a considerare e sfatare un pericoloso preconcetto, quello secondo cui, allora, tutte le piante abbisognerebbero di acqua in grandi quantità. Ebbene, non è così. Alcune piante si trovano naturalmente in disaccordo con ambienti particolarmente umidi o con abbondanti interventi di irrigazione.
L’acqua in eccesso può difatti essere letale per alcune piante poiché può determinare l’insorgenza più o meno graduale di malattie, come i funghi ad esempio, oppure portare a marcescenza le radici della pianta. Per certi aspetti questa è buona notizia: in che senso? Non è insolito sentire lamentele riguardo l’impossibilità di curare le proprie piante da interno o esterno per via del poco tempo e degli impegni lavorativi. Piante che non avanzano particolari necessità in fatto di irrigazione sapranno accontentarsi di minori cure ed attenzioni e pertanto andranno bene anche per coloro che passano molto tempo fuori casa e non possono prendersene cura.
Arrivati a questo punto non resta che chiedersi se esiste una lista di piante così poco pretenziose: la risposta è sì. Fra le piante che non richiedono molta acqua rientra sicuramente la Sansevieria, volgarmente nota con il nome di “lingua di suocera”, caratterizzata da foglie molto lunghe e dai colori verde e giallo. Una particolarità di questa pianta è quella di riuscire a purificare l’aria degli ambienti in cui viene posizionata, pertanto sarà perfetta per l’interno del tuo appartamento. La Sansevieria non vuole frequenti irrigazioni, meno acqua gli somministrerai, meglio starà.
Piante che non vogliono acqua: la lista completa su cui fare affidamento
Dopo la Sansevieria troviamo l’Echinocactus. Questa pianta grassa è particolarmente longeva: la sua vita ha una durata media di 30 anni. Come tutte le piante succulente l’Echinocactus non apprezza particolarmente l’acqua. Abituate a crescere in zone del globo dal clima molto caldo, torrido e afoso, le piante grasse vantano una struttura fogliare tale da consentire una costante idratazione della pianta senza che l’acqua provenga dall’esterno. Per questa ragione le piante grasse hanno una forma particolarmente spessa e una consistenza quasi “morbida”.
Un’altra pianta estremamente resistente, seppure non succulenta, è la “cast iron plant”, letteralmente “pianta di piombo”, il cui nome è tutto un programma. Questa pianta, seppure presenti foglie all’apparenza esili e delicate, è invece in grado di sopravvivere a condizioni veramente avverse, come la quasi totale mancanza di acqua. Cresce molto facilmente su ogni tipo di suolo ed è perfetta per decorare gli interni del tuo appartamento con un tocco green.
Altra pianta degna di nota è la “mangia fumo”: con le sue foglie verdi purifica l’ambiente e non necessita al contempo di grandi quantitativi d’acqua. Nell’elenco delle piante grasse a prova di battaglia rientra anche l’ “Atrophytum”, un piccolo cactus dalla forma tondeggiante che cresce di anno in anno anche senza apporti idrici. Questa succulenta è davvero molto resistente, oltreché spinosa. C’è poi la Zamioculcas, una pianta erbacea perenne tropicale che resiste tranquillamente senza acqua anche per un mese intero.
Questa pianta è volgarmente nota anche con il nome di “pianta di padre pio”: sarà perfetta come ornamento per la tua casa. Direttamente dal sud-Africa proviene invece il Senecio a collana, una pianta dall’aspetto davvero peculiare e dal potenziale estetico incredibile. Questa pianta cresce a portamento pendente articolandosi tramite delle piccole palline verdi che crescono lungo tutti i suoi steli. E’ perfetta da coltivare in vasi pendenti e non richiede troppa acqua.
Fra le piante molto resistenti che non vogliono troppa acqua è bene citare anche la celebre Aloe, utilizzata per diversi scopi e ambiti, dall’estetico all’erboristico e farmaceutico. Fra le piante grasse in grado di resistere a siccità e ambienti poco accoglienti rientra sicuramente anche l’Albero di Giada, coriaceo, esteticamente appagante e in grado di sopravvivere, in inverno, con una sola somministrazione d’acqua al mese. Un’altra pianta che non mi porterà via tempo richiedendo cure particolari è la Cycas. La Cycas può essere coltivata tanto in interno quanto in esterno.
A non tollerare eccessive quantità d’acqua è la Peperomia, una pianta sempreverde dall’aspetto molto elegante. Fra le succulente è bene citare anche l’Haworthia, l’Euphorbia, l’Aptenia cordifolia, l’Adenium e la Portulacaria afra. Una pianta palmiforme in grado si sopravvivere a grandi condizioni di siccità è la Palma del Madagascar, nota per il suo fusto particolarmente alto e i suoi ciuffi ascendenti. Per regolarti nelle annaffiature sappi che dovrai semplicemente osservare il terreno: quando completamente asciutto potrai dare dell’acqua alla pianta.