Perché siamo soliti mangiare di più durante l’inverno rispetto all’estate: la spiegazione scientifica

Siamo soliti mangiare di più in inverno: per quale motivo, durante i mesi freddi, abbiamo più fame del solito? Risponde la scienza.

Cena tra amici
Cena tra amici (Orizzontenergia.it)

Mangiare maggiormente in inverno, rispetto ai mesi caldi, è normalissimo. È il nostro corpo che richiede di assumere una maggiore quantità di cibo, ma per quale motivo? In realtà, la ragione è davvero semplicissima: visto che il cibo fornisce energia e calore, nei mesi freddi consumiamo più cibo per riscaldare il corpo.

Non è soltanto una sensazione corporea, ma anche è una questione psicologica. Se durante l’estate, con le alte temperature, il nostro corpo suda e la nostra mente ci tiene a distanza dal cibo caldo (che fa sudare ulteriormente) per propendere su un cibo fresco e leggero, in inverno troviamo la situazione opposta. Il freddo ci stimola a sederci a tavola per consumare cibo caldo e clorico.

Perché in inverno siamo soliti mangiare di più: è una questione corporea e anche psicologica

Piatti caldi tipici dell'inverno
Piatti caldi tipici dell’inverno (Orizzontenergia.it)

Naturalmente, il freddo, le gelate, la neve e la pioggia, non invogliano proprio a uscire di casa per fare una passeggiata, o per incontrare gli amici in piazzetta, per una chiacchierata. Le giornate fredde, infatti, inducono pigrizia, invogliano a stare in casa, sotto le coperte, a guardare la tv, oppure a trascorrere maggior tempo al tavolo della cucina. Di contro, in inverno si beve di meno, e ciò è sbagliato.

Dietro la necessità di consumare maggiori quantità di cibo, in questo periodo, ci sono ragioni scientifiche e fisiologiche precise. Il fattore principale per cui mangiamo di più è quello di riscaldarci. Facendo freddo, il nostro corpo subisce una riduzione della temperatura interna corporea, dunque, l’organismo è forzato al consumo di energia per mantenere la sua temperatura standard.

In inverno, quindi, l’organismo consuma maggiore energia rispetto ai mesi caldi, proprio per mantenere in equilibrio la termoregolazione. Come accennato, però, oltre alle esigenze fisiologiche, dobbiamo considerare anche la questione culturale. In inverno, infatti, proprio per tradizione, i popoli consumano piatti caldi e più pesanti. Come mai?

Esigenza fisiologica e aspetto psicologico: perché si ha più fame nei mesi freddi

Il consumo di piatti caldi e pesanti è legato non solo al riscaldamento corporeo o al gusto, ma anche alla percezione dello stress. Durante l’inverno, infatti, si tende a lavorare di più rispetto all’estate, ci si rilassa meno, i ritmi sono molto più veloci, e così si combatte lo stress anche con l’alimentazione, consumando cibo più calorico e gustoso, per soddisfare la mente, stimolando la grelina, l’ormone prodotto soprattutto dallo stomaco e che stimola l’appetito.

L’aumento di appetito, come informano gli esperti, è profondamente connesso con il livello di stress e anche di noia. Inoltre, rispetto all’estate, quando le temperature si fanno insostenibili e il nostro corpo ha meno fame, nei mesi freddi abbiamo maggiore energia da spendere, nonostante sprechiamo maggiore energia per la termoregolazione.

In palestra, ad esempio, si spinge di più quando fa freddo, rispetto a quando si soffoca per l’afa. Il calore eccessivo, infatti, comporta maggiore affaticamento e più difficoltà respiratorie. Questa maggiore carica invernale, unita al dispendio energetico del corpo per regolare la temperatura, mette ancora più fame. Si tratta di un istinto naturale per combattere il freddo.

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