Per chi dovesse procedere con gli innesti non c’è più da dormirci su, per alcuni è già periodo!
Chiunque abbia la passione per le piante da frutto sa che alcune volte c’è bisogno di procedere con gli innesti per ottenere dei prodotti abbondanti e dalle proprietà che maggiormente apprezziamo. Spesso infatti non basta mettere a dimora una pianta per cogliere i risultati e, dopo che questa sia ben attecchita sul terreno, potremmo dover considerare l’ipotesi di innestarla. Non sempre però è facile innestare una pianta, soprattutto perché esistono alcuni periodi particolari per farlo, periodo che possono variare anche in base alla tipologia di albero. Per far sì che tutto vada a buon fine ci sono quindi alcune regole da seguire, ecco quali.
Alberi da frutto, occhio a quando innestarli, devi fare caso a questo particolare!
Anche se esiste una sorta di “calendario degli innesti” è pur vero che la natura non è costante ed ogni stagione potrebbe essere differente, motivo per cui attenersi ad una data specifica quando si vuole innestare un albero non è l’opzione migliore. Per capire il momento giusto ci sono altri fattori da considerare, spesso anche a seconda del tipo di innesto da fare.
Iniziamo col dire che ci sono alcuni periodi in cui sarebbe assolutamente da evitare di procedere con un innesto, questi sono il pieno inverno, quindi i mesi come dicembre e gennaio, in cui le piante sono entrate da poco nella fase di riposo vegetativo ed in cui il rischio di gelate è una costante. Allo stesso modo però anche la piena estate è un periodo da evitare assolutamente, nei mesi come luglio e agosto innestare le piante procurerà solo uno stress ulteriore e la riuscita della procedura diverrà davvero poco probabile.
Gli innesti più comuni ed anche quelli che potremmo fare partire prima sono quelli legnosi, ovvero l’innesto a spacco o a triangolo, questi si possono effettuare anche in inverno ma è sempre consigliato procedere da fine gennaio in poi, quindi anticipando di poco la ripresa vegetativa della pianta. In questo periodo le ore di luce inizieranno ad aumentare e ad irrorare gradualmente le marze che andremo ad innestare, importante però è che le gemme siano ancora tutte chiuse per far sì che tutto vado bene.
Quando si avvicina la primavera è invece tempo degli innesti a corteccia, come ad esempio l’innesto a corona. Questi possono essere effettuati da febbraio a marzo e, seppur sembra che la differenza in questo periodo sia poca, qualora procedessimo ad anticipare questo tipo di innesto la riuscita sarebbe difficilissima, questo perché per favorire gli innesti a corteccia vi è bisogno di una vera e propria circolazione linfatica nella pianta, circolazione che non avviene prima dell’inizio della primavera vero e proprio.
Un consiglio per chi volesse eseguire questi innesti è quello di prelevare le marze da innestare a gennaio e poi conservarle in frigo fino al momento dell’innesto, questo favorirà l’attecchimento e aumenterà di molto le probabilità di riuscita. Infine potremmo andare ad eseguire l’innesto a gemma dormiente, questo sarà valido da fare anche a fine estate, ma bisognerà fare attenzione a innestare solo una gemma e non un rametto con più gemme, perché in questo caso la riuscita sarà dubbia.
Questo ultimo tipo di innesto è così chiamato proprio perché la gemma resterà dormiente per i 6 mesi successivi, facendo insieme alla pianta la fase di riposo e riprendendo insieme ad essa in primavera, secondo il ciclo naturale della stagione.
Queste regole valgono per tutte le piante da frutto più comuni, anche se agrumi ed ulivi possono essere alcune eccezioni ed essere in estati anche fino a fine aprile. Rispettando questi consigli senza dubbio la riuscita dei tuoi innesti sarà di molto aumentata, favorendo così una produzione abbondante e gustosa dei prodotti che più ami.