Quanto grava sulle nostre bollette il piano cottura ad induzione? È più conveniente rispetto al piano a gas? Scopriamolo nel dettaglio, esplorando anche i pregi e i contro di questa soluzione sempre più di moda.
Funzionale, comodo e dal forte impatto visivo. Il piano cottura ad induzione negli ultimi anni è spopolato nelle cucine, rappresentando una soluzione dai tanti vantaggi che permette di dire addio ai classici fornelli, impegnativi da pulire e dalle tempistiche più lunghe per riscaldare.
Infatti, tra i tanti pregi del piano di cottura a induzione troviamo il suo altissimo rendimento, a tal punto che in soli due minuti l’acqua arriva in ebollizione.
Altro pro di questa soluzione è la cottura uniforme, visto che il calore viene distribuito in modo omogeneo, inoltre la temperatura può essere totalmente controllata per gradi. Questo strumento permette di riconoscere le pentole in modo automatico: le zone dedicate alla cottura partono a contatto solo con pentole specifiche, dotate di un fondo magnetico.
Grazie al piano cottura ad induzione si evitano le fughe di gas, visto che è elettrico, e qualsiasi scottatura, in quanto il vetroceramica che lo avvolge resta freddo.
La sua pulizia è un gioco da ragazzi – basta solo una spugna umida – per non parlare di quanto questo elemento arredi la cucina con un tocco in più dal design essenziale. Il suo aspetto accattivante può trasformare in modo significativo l’ambiente. Oltre a questi pregi, c’è da dire che rispetto al piano a gas quello a induzione ha un impatto diverso sulla bolletta.
Piano cottura ad induzione, l’impatto sulle bollette
Con il caro vita, si fa di tutto per evitare di far schizzare le bollette. Tra le mosse per risparmiare, spicca sicuramente un uso consapevole degli elettrodomestici, evitando sprechi inutili.
A monte, quando arrediamo casa è importante puntare su elettrodomestici dalla classe energia alta, in modo tale da contenere i consumi. Se ci troviamo a dover scegliere tra un piano a gas oppure uno a induzione qual è l’opzione che ci fa risparmiare di più?
Molto dipende dal tipo di contratto di fornitura elettrica e da quanto si usa l’elettrodomestico. Ma in linea generale, sembra che il piano a induzione permetta di risparmiare fino al 25% in bolletta a differenza di quello tradizionale a gas. Mentre il rendimento delle piastre a gas si aggira intorno al 45/65% – a causa della dispersione del calore – in quelle a induzione è pari al 90%.
Oltre a questo, grazie al piano a induzione si risparmia sui costi di allicciatura del gas, visto che è elettrico. Questo non solo ci permette di risparmiare in bolletta, ma anche di ridurre il nostro impatto ambientale, trattandosi quindi di una soluzione nel segno del risparmio energetico.
Piano cottura ad induzione, oltre ai vantaggi
Dai consumi ridotti, pratico, sostenibile, bello e facile da pulire, il piano cottura ad induzione è ricco di pregi. Tuttavia non è esente di contro: il primo è il fatto che non tutte le pentole possono essere usato su questo piano, ma solo quelle dal fondo lineare e ferroso.
Inoltre, c’è da dire che questo tipo di piano è più costo dal punto di vista dell’installazione. È anche vero che si tratta di un investimento iniziale, che nel lungo periodo ci fa risparmiare molto in bolletta.