Galizia, da un cargo fuoriesce plastica: si tenta di evitare una catastrofe ambientale

Una nave cargo disperde tonnellate di plastica nella costa nord-est della Spagna. Cittadini e marinai si mobilitano per evitare il disastro.

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Le micro palline di plastica disperse sulla costa galiziana (OrizzonteEnergia.it)

La perdita di una nave cargo al largo delle coste della Galizia, nel nord-est della Spagna, ha provocato una vera e propria marea di microplastiche tra le rive e le spiagge della zona. L’incidente è avvenuto lo scorso 20 dicembre, stiamo quindi parlando di settimane fa, e ad essere coinvolta è una nave proveniente dal Portogallo, di fronte alla Costa di Viana do Castelo.

Un incidente che riporta alla mente la strage di vent’anni fa che provocò la dispersione sulle coste della regione di tonnellate di petrolio. Allora la marea nera provocò un vero disastro ambientale, mentre oggi infiammano più che altro le polemiche rispetto ai ritardi nell’attivazione dei protocolli emergenziali da seguire. Il presidente della regione, Alfonso Rueda, ha accusato il governo centrale di non aver affatto informato la popolazione rispetto all’incidente che è avvenuto, né tanto meno sulla gravità e quantità di container di microplastiche disperse in mare almeno fino ai primi di gennaio.

Nello specifico, i container contenevano palline di plastica dallo spessore di 5 millimetri e sottoforma di polietilene, polistirolo e plastiche di uso quotidiano. A vederle sulle spiagge della zona sembra neve e in realtà purtroppo non è così. La popolazione allarmata dalla situazione si è attivata per ripulire le zone interessate.

Gli ambientalisti si attivano per evitare il disastro totale

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Le spiagge della Galizia ricoperte da microplastiche (OrizzonteEnergia.it)

Dalla Vigilia di Natale sarebbero 60 i sacchi, da 15 o 25 chilogrammi ognuno, dispersi in mare (come nella foto in alto, ndr) ma il dato non è ancora del tutto confermato. Secondo le pagine di El Pais, la contaminazione si concentrerebbe principalmente nella zona di Barbanza, ma si starebbe estendendo anche verso altre spiagge.

I primi a mobilitarsi sono stati i cittadini e marinai della zona aiutati dai volontari dell’associazione ambientalista Noia Limpa, che da settimane arma i locali di secchi e setacci nel tentativo di ripulire quanto prima la costa galiziana. “Se le microplastiche non saranno raccolte quanto prima dal mare e dalle spiagge potrebbero finire nella nostra catena alimentare oltre a costituire un nuovo attacco inquinante al litorale e alla biodiversità“, denunciano gli ambientalisti.

L’intervento della politica e del governo regionale

Dopo le polemiche e visto anche il prolungarsi dell’emergenza, il governo centrale spagnolo e quello regionale galiziano hanno dichiarato che si stanno attivando per avviare un piano emergenziale. Intanto la Procura apre un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente e le eventuali responsabilità dell’impresa a cui appartengono i sacchi di microplastiche dispersi e che ha sede in Polonia.

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