L’indagine de “Il Salvagente” ha portato alla luce due lotti di pasta incriminati, potenzialmente pericolosi per la salute: rischio glifosato.
L’indagine svolta da “Il Salvagente” proprio negli ultimi giorni del 2023, ha portato alla luce l’ennesimo pericolo alimentare. Questa volta, l’indagine si è focalizzata sulla sicurezza del cibo più consumato in Italia e nel resto del mondo: la pasta. In diverse marche di pasta, infatti, sono state rinvenute tracce di glifosato, una sostanza rischiosa per salute.
Come sappiamo, all’intero della pasta, si possono rintracciare pericoli e insidie, come le micotossine, i pesticidi e il glifosato, oppure altri agenti contaminanti che insorgono durante i processi industriali. Tutto ciò può mettere a rischio la nostra salute. Gli esperti della rivista “Il Salvagente” hanno esaminato dal punto di vista organolettico alcuni marchi di pasta in commercio, scoprendo diversi pericoli in agguato.
L’indagine della rivista “Il Salvagente” riguardante i pericoli della pasta: rischio sicurezza per i consumatori
Per aiutare i consumatori nella scelta dei prodotti e per porre attenzione sulla sicurezza alimentare, “Il Salvagente” ha testato diversi marchi di pasta in commercio in tutti i supermercati. Nell’indagine, i ricercatori si sono concentrati su un formato di pasta in particolare, le mezze maniche, coinvolgendo un campione di quattordici marchi distribuiti da brand popolari.
Le analisi in laboratorio hanno tenuto conto di diversi fattori, come l’origine del grano utilizzato, la presenza di glifosato, ossia un erbicida cancerogeno, la presenza di pesticidi, la prova organolettica, tenendo conto della cottura e del sapore, e della presenza di Don, una micotossina che provoca numerosi problemi gastrointestinali.
I risultati dei testi sui prodotti in commercio
Che cosa è emerso dai test? In linea generale, la qualità media della pasta è buona, e la maggior parte dei marchi in commercio è sicura. Tuttavia, si riscontra la presenza eccessiva di micotossine e pesticidi. Rispetto alle analisi svolte anche solo due anni fa, la presenza di sostanze tossiche è diminuita, ma ancora non basta.
Sui quattordici campioni analizzati, due marchi sono risultati troppo contaminati, in particolare di glifosato, le cui quantità vanno oltre i limiti imposti dalla legge. Anche le micotossine e i pesticidi sono stati rintracciati, ma questi non superano i limiti imposti dalla UE. Le due marche incriminate, bocciate da “Il Salvagente”, sono Conad mezze maniche rigate n° 84, e Garofalo mezze maniche rigate 32.
I ricercatori hanno contattato i due marchi, per avvertirli dei risultati. Il marchio Conad non ha replicato, mentre la Garofalo ha deciso di ripetere il test sulla sua pasta, riscontrando però risultati negativi, dunque sicuri per il consumatore, affermando che si è trattato solo di alcuni lotti che facevano uso di grano di diverse origini.