Migliorare le prestazioni della propria memoria è possibile. Si ricrederanno persino i più scettici: il segreto sta nel dormire e, soprattutto, nel farlo in un orario specifico.
In pochi sanno che per migliorare la memoria è necessario dormire. Ma non bisogna farlo in un orario qualsiasi: il segreto sta nello scegliere il momento giusto durante la giornata. Prendere questa abitudine farà ricredere anche i più scettici: le proprie prestazioni mentali miglioreranno fin da subito e i cambiamenti nella vita saranno notevoli.
Oggigiorno, ognuno di noi vive una vita molto frenetica, alternandosi tra tempo per il lavoro, per la famiglia, per le commissioni ed i doveri quotidiani, per sé stessi e per coltivare le relazioni sociali. Momenti di vero riposo sono sempre più rari e tendiamo ad accumulare stress e nervosismo. Questo stato d’animo nel tempo finisce per depotenziare le proprie performance: talvolta ci si abbandona ad un pisolino ristoratore nel tentativo di recuperare un po’ di energie. Secondo la scienza, la maggior parte delle persone sbaglia orario e durata della dormita, non traendone il giusto potenziale.
Migliorare la memoria: bisogna dormire nel momento giusto
Il sonno viene troppo spesso disturbato da fattori esterni e la qualità è nettamente peggiorata nel corso del tempo: ad esempio, l’utilizzo dei dispositivi elettronici che bombardano di luce blu creano un effetto psichedelico che condiziona negativamente il riposo. Eppure, dormire dovrebbe essere una componente fondamentale della giornata: permette di affrontare la frenesia della vita contemporanea con le giuste energie e il giusto approccio mentale.
Secondo numerosi esperimenti condotti nel tempo, la durata ideale di una dormita per un adulto dovrebbe arrivare ad almeno 7 ore. Solo così si possono ricaricare le forze nel modo corretto. Inoltre, la vista dei dispositivi elettronici dovrebbe essere interrotta molto prima di coricarsi: addio a cellulari, tablet, computer e televisori che non stimolino la mente tenendola a lavoro. Un’ottima alternativa e soluzione conciliante del sonno è invece leggere un libro.
Dormire durante il giorno, invece, è un’abitudine che non appartiene a tutti. Se si sceglie di ricaricare le batterie del proprio corpo attraverso la classica pennichella pomeridiana, è bene farlo nel modo giusto affinché sia produttivo ed efficace, andando a giovare persino la memoria: è stato dimostrato che dormire dopo pranzo, tra le 14:30 e le 15:00, rende molto più performanti nelle ore successive. Dunque via libera allo sviluppo di questa nuova abitudine, ma deve essere portata avanti con criterio affinché non disturbi il riposo notturno.