Se si possiede un rosmarino, si avrà notato che talvolta le foglie diventano nere: spesso, arrivate a questa fase, le persone lo considerano da buttare e provvedono ad ottenere una nuova pianta. In realtà, c’è una spiegazione e un rimedio da adottare per guarirlo.
Se le foglie del rosmarino diventano nere, non significa necessariamente che la pianta sia da buttare e sostituire. C’è una spiegazione che lascia comprendere in quali occasioni accada e, soprattutto, come rimediare.
Le foglie nere su una pianta di rosmarino sono certamente un campanello d’allarme: la pianta sta suggerendo che qualcosa non va. Sarebbe un peccato lasciar andare e non prendere in mano la situazione, permettendole di guarire: il rosmarino è una pianta aromatica molto apprezzata, amata ed utilizzata in tantissime ricette della nostra cucina. Inoltre, le sue foglie sono utili per la cura dei capelli e del cuoio capelluto, nonché nelle vesti di profumatone per ambienti o repellente naturale contro le zanzare nei mesi più caldi. In virtù dei suoi mille utilizzi e delle mille possibilità che offre, è bene curarla quando ha bisogno di attenzioni. Capiamo meglio cosa le succede.
Il rosmarino cresce di norma nelle zone fredde e ad altitudini piuttosto importanti. Ha bisogno di poca acqua per sopravvivere, non a caso possiede le foglie aghiforme apposite per minimizzare il dispendio idrico. Oggi, considerata una pianta domestica, viene coltivato a qualsiasi latitudine e persino in balcone. Tuttavia, è importante conoscerne le caratteristiche per poter comprenderne le esigenze e dedicargli le giuste cure ed attenzioni.
La comparsa di un innaturale color nero sulle foglie della pianta è sinonimo di una cura sbagliata. Il motivo scatenante potrebbe essere quello di un’eccessiva irrigazione che sta portando le radici nel terreno a marcire lentamente. Per risolvere in tempo questo problema ed evitare la morte della pianta, è fondamentale tirarla fuori dal terriccio, pulire le radici e togliere quelle marce, per poi prendere un nuovo vaso, riempirlo di terriccio drenante, sistemando alla base uno strato di sassolini e argilla che favorisca la fuoriuscita dell’acqua in eccesso e ripiantarla.