T-Rex, con analisi su nuovi resti ritrovati forse tutto ciò che sappiamo cambierà

Dimenticate quello che sapete sui T-Rex perché un nuovo studio mette in discussione tutto quello che sappiamo fino ad oggi.

scheletro di un t-rex
Effettuati nuovi studi su scheletri di T-Rex (OrizzonteEnergia.it)

Se c’è il nome di un dinosauro che tutti conosciamo e che proprio non riusciamo a dimenticare è quello del T-Rex, merito anche della cinematografia degli anni 80-90 che ha creato il mito della più temibile e feroce delle bestie durante l’era dei dinosauri.

Eppure il più studiato e analizzato dei teropodi è ancora avvolto nel mistero, tanto che un nuovo studio mette in discussione tutto quello che fino ad oggi abbiamo saputo di questo animale.

Il Nanotyrannus lacensis, la sua esistenza e la nuova prospettiva sui T-Rex

resti di t-rex
Particolare dei resti di un dinosauro (OrizzonteEnergia.it)

Da anni la comunità scientifica internazionale di settore dibatte sull’esistenza di sottofamiglie di tirannosauri. Uno dei dibattiti più accesi riguarda il Nanotyrannus lacensis; secondo i sostenitori della sua esistenza, si tratterebbe di una specie a sé stante di tirannosauro e caratterizzata dalla dimensioni più piccole rispetto all’animale mastodontico che conosciamo noi.

Le prove a sostegno di questa tesi, ovvero i ritrovamenti fossili degli scheletri, sono stati però considerati nel corso del tempo semplicemente come appartenenti a dei cuccioli di T-rex. Ora uno studio condotto dalle Università di Bath e Chicago, ha deciso di riesaminare tutti questi ritrovamenti e provare in questo modo ad accertare l’esistenza di quest’altra specie di dinosauro. In particolare gli studi dei ricercatori, coordinati dai professori Nicholas Longrich e Evan Saitta, si sono concentrati sui crani, sulla loro conformazione e crescita, paragonandoli poi alle misure dei crani di dinosauri che restavano piccoli anche in età adulta.

Il punto di svolta sta proprio qui. I risultati hanno evidenziato come i crani studiati appartenessero già a specie in età adulta e, quindi, non a cuccioli come si è sempre creduto. Lo studio, pubblicato su Fossil Studies, sembra quindi dare ragione a chi da sempre ha sostenuto l’esistenza di una specie di T-rex di dimensioni ridotte. Ma non solo, perché i ricercatori hanno fatto di più, spingendosi fin a stabilire l’altezza e il meso massimo di questi esemplari rispetto al cugino più famoso.

Il Nanotyrannus avrebbe avuto un’altezza massima di 5 metri e un peso che sarebbe oscillato tra i 9 quintali e la tonnellata e mezza. Parliamo di un animale che aveva il 15% delle dimensioni del T-Rex che conosciamo e che arrivava ai 9 metri di altezza per un peso di 8 tonnellate.

E quindi, cosa cambia?

Quello che cambia è proprio la conoscenza dei piccoli, i cuccioli di tirannosauro oggi che sappiamo che quei reperti a loro appartenenti in realtà erano il segno dell’esistenza di un’altra famiglia di dinosauri. Insomma, del T-rex restano due sole certezze ovvero che fossero enormi e facessero affidamento sulla forza, per il resto questo mondo resta ancora tutto da scoprire.

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