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La popolazione italiana scende sotto i 59 milioni: per ogni bambino 5 anziani

La popolazione italiana sta continuando a scendere, raggiungendo i 59 milioni. Quello che più spaventa è che per ogni bambino ci sono oltre 5 anziani.

La popolazione italiana sta diminuendo (orizzontenergia.it)

Non è un segreto che la popolazione italiana stesse diminuendo negli ultimi anni. Oggi però il numero tocca un nuovo triste record, scendendo sotto i 59 milioni di abitanti. Quello che più preoccupa però, non è tanto il numero in sé ma la proporzione: per ogni bambino ci sono oltre 5 anziani.

Solo nel 2022 c’è stata una riduzione di oltre 33mila residenti rispetto all’anno precedente. A mostrarci i dati è il nuovo report dell’Istat, “Popolazione residente e dinamica demografica”, che mostra nel dettaglio come la maggior parte della popolazione italiana sia composta da persone anziane. È proprio questo infatti, secondo il report, l’elemento più importante da considerare.

Ad esempio, l’età media della popolazione in Campania è di 43,9 anni, mentre nel 2021 era di 43,6 anni. Eppure, ad oggi la Campania risulta essere la regione più “giovane” d’Italia, mentre la Liguria sarebbe la più “vecchia”, con un’età media della popolazione di 49,5 anni. Ma vediamo di analizzare nel dettaglio quali sono le cause di questo crollo demografico.

Le cause della riduzione della popolazione italiana

Calano le nascite (orizzontenergia.it)

Sicuramente sono diversi i fattori che hanno fatto sì di vedere oggi la popolazione italiana così tanto ridotta. In primo luogo, le nascite continuano ad essere in forte calo nel nostro Paese. Rispetto al 2021, infatti, le nascite hanno subito una riduzione di 7 mila nascite e di 183.000 rispetto al 2008, un numero davvero significativo che fa riflettere sull’andamento del nostro Paese.

Secondo l’stat, una diminuzione così determinante delle nascite è dovuta soprattutto al calo della popolazione femminile nell’età considerata biologicamente fertile, ovvero tra i 15 ed i 49 anni, oltre ovviamente alla diminuzione sempre maggiore della fecondità. Nel 2022, infatti, la media di figli per donna era pari a 1,24, sempre di meno rispetto all’anno precedente in cui era pari a 1,25. Ad oggi la fecondità più bassa viene riscontrata al Centro Italia, dove ci sono 1,15 figli per donna, dato decisamente in calo rispetto al 2021 dove la media era di 1,19 figli per donna.

Nulla cambia a Nord e Sud, ove il tasso di fecondità resta uguale rispetto agli anni precedenti, se non per minimi cali. Il maggior tasso di fecondità invece lo registra la  provincia autonoma di Bolzano, con 1,64 figli per donna. Un altro dei parametri di cui è stato tenuto conto è anche l’età media al parto. Ad oggi si tratta di un dato stabile, pari a 32,4 anni. Al Centro e al Nord l’età al parto è più alta, rispettivamente 32,8 e 32,5, mentre al Sud è di 32,0.

La nuova idea di famiglia contribuisce al calo della popolazione

Sicuramente oggi l’idea di famiglia non è più la stessa di qualche decennio fa. Nel 2020, infatti, c’è stato un dimezzamento dei matrimoni, sicuramente dovuto al Covid, ma dopo la pandemia il numero non è risalito quanto si sperava, anzi quest’anno il numero è sceso nuovamente rispetto al 2022, anno in cui c’erano stati in totale 189140 matrimoni.

Molte persone poi hanno adottato un’ottica di vita Childfree. Secondo l’stat, infatti, il 45,4% delle donne con un’età compresa tra i 18 e i 49 anni non ha figli. Di questo dato, il 22,2% non non ne vuole avere nei 3 anni successivi, mentre per il 17,4% la maternità non rientra nei propri obiettivi di vita.

Complici di questa scelta, sicuramente le scarse condizioni salariali italiane che oggi consentono a stento di permettersi un mutuo o un affitto. Inoltre, molte persone oggi decidono di dedicarsi alle proprie passioni e a godersi la vita viaggiando e permettendosi dei momenti per se stessi, piuttosto che rinunciare a questi momenti per creare una famiglia.

Federica Pichierri

Classe 1994, nata a Bari. Sono una studentessa di Fisica poiché da sempre ho una passione per la scienza e la medicina. L’altra mia passione che non mi ha mai abbandonata è stata quella della scrittura, motivo per cui il mio obiettivo sarebbe quello un giorno di poter scrivere di scienza. Amo viaggiare e scoprire la cultura culinaria dei posti che visito e mi piacerebbe trasformare queste mie passioni in lavoro.

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