I colori del ciclamino sono tantissimi, ma sapevi che ognuno di loro nasconde un significato differente? Scoprili tutti.
Una delle piante più in voga per l’arredo dei balconi e dei giardini è sicuramente il ciclamino. Questa pianta super colorata è nota anche con il nome di violetta persiana e proviene da alcune regioni della Grecia e della Turchia. A renderla unica nel suo genere sono i suoi fiori molto particolari che riescono a donare colore anche al balcone più grigio.
Ciò che però molti di noi non sanno su queste meravigliose piante riguarda proprio il colore dei loro petali. Esistono infatti tantissime colorazioni di ciclamino ed ognuna di esse nasconde un particolare significato che non indovineresti mai e poi mai. Ecco allora cosa si cela dietro i colori del ciclamino.
I colori del ciclamino ed i loro significati
Di varietà di ciclamino ne esistono tantissime, ognuna diversa dall’altra per forma e colore. Ma cosa vorranno significare i singoli colori di un ciclamino? Partiamo dal colore più diffuso di questa pianta: il rosso. I ciclamini di questo colore sono simbolo di amore e passione, ma anche di tanta energia. Sono un regalo perfetto per un’occasione romantica, come ad esempio l’imminente festa di San Valentino.
I ciclamini bianchi, invece sono sinonimo di purezza. Il bianco è infatti un colore legato all’innocenza e alla grazia. Molta gente, infatti, regala questi fiori in occasione di una nascita o dei primi compleanni dei bambini. C’è poi il ciclamino rosa, scelto spesso come regalo di coppia nel momento in cui non si trova quello rosso. Il rosa, infatti, simboleggia anch’esso passione, ma anche affetto e amore. Puoi quindi sceglierlo anche per un bellissimo regalo in amicizia o un regalo per la festa della mamma.
Altre curiosità interessanti sul ciclamino
Il significato dei colori, però, è solo una delle tante curiosità interessanti su ciclamino. Questa pianta, infatti, porta con sé una bellissima storia e tante curiosità che vale la pena conoscere. Lo sapevi, ad esempio, che si parlava del ciclamino già ai tempi dell’Antica Roma?
Plinio il Vecchio ne aveva infatti parlato nei suoi scritti, chiamandolo con il nome di Rapo e Umbelico della Terra. Non è stato però l’unico a parlarne. Ci sono infatti altre prove del suo utilizzo nei giardini europei che risalgono al 1596. La pianta in questione veniva utilizzata già all’epoca per via di una sostanza presente nelle sue radici. Nelle radici del ciclamino, infatti, è presente una sostanza velenosa estremamente tossica che all’epoca assunse diversi significati a seconda del luogo e del periodo.
Gli antichi romani, ad esempio, pensavano che la tossicità del ciclamino fosse in grado di respingere il malaugurio ed era considerata una vera e propria pianta portafortuna. Durante il Medioevo, invece, si credeva che questa pianta fosse legata a Satana, tanto che si pensava che se una donna incinta avesse calpestato per sbaglio un ciclamino avrebbe sicuramente abortito. Fortunatamente, oggi tutte queste credenze sono solo un vecchio ricordo ed il ciclamino viene visto solo come una bellissima pianta capace di portare fortuna e amore a chi la possiede.