Gran parte del territorio del Cile è in fiamme. I tantissimi incendi boschivi stanno provocando centinaia di morti. Facciamo il punto della situazione.
È appena stato dichiarato lo stato d’emergenza in Cile, dove gli incendi boschivi stanno terrorizzando la popolazione provocando centinaia di morti. Il presidente Gabriel Boric ha messo a disposizione tutte le risorse necessarie, in modo da poter superare questa delicata situazione il prima possibile.
Secondo gli esperti si tratterebbe del peggior incendio boschivo mai verificatosi in Cile. Le vittime infatti son oltre 100, a causa anche del periodo di vacanze in cui ci troviamo che ha visto molti turisti visitare le zone costiere del Paese. La zona più colpita è senza ombra di dubbio quella di Valparaiso, una delle località più belle del territorio cileno e ambita meta di tanti turisti ogni anno.
Valparaiso è in piena crisi dopo gli incendi degli ultimi giorni. I numerosi feriti hanno messo in seria difficoltà i servizi sanitari del luogo, tanto da dover lanciare un allarme sanitario per istituire ospedali da campo nelle zone maggiormente colpite dal grande incendio.
Il ministero ha infatti chiesto la sospensione di alcuni interventi chirurgici e l’invio di laureandi in medicina presso le zone più colpite dagli incendi, in modo da dare una mano negli ospedali da campo.
Ad oggi, stando a quanto dichiarato dal ministero degli alloggi si crede siano state rase al suolo circa 6000 abitazioni a causa del fuoco incessante. A tal proposito, nella giornata di sabato è stato istituito il coprifuoco a Villa Alemana, Quilpuè, Limache e Vina del Mar.
L’idea è che istituendo il coprifuoco si avrà la possibilità di liberare le rotte aeree, consentendo così ai mezzi di emergenza di raggiungere tutte le zone del Paese colpite dagli incendi. Solo nella giornata di domenica sono stati schierati oltre 1400 vigili del fuoco per far fronte alla situazione d’emergenza e cercare di ridurre al minimo la conta delle vittime che per ora si attesta a 112, mentre gli sfollati sono oltre 40.000.
Ad oggi non è ancora ben chiara la causa degli incendi in Cile e le cause potrebbero essere differenti. Tuttavia, per evitare un peggioramento della già tragica situazione il governo cileno ha vietato l’utilizzo di macchinari che producono calore nella zona di Valparaiso e quella di Marga Marga.
Secondo il presidente del Cile, Gabriel Boric, molti degli oltre 170 incendi sarebbero di natura dolosa, ma sicuramente le condizioni meteorologiche estreme hanno alimentato gli incendi boschivi rendendo la situazione totalmente fuori controllo.
Boric, infatti, tiene a precisare che una volta terminata l’allerta e pensato a salvare più vite possibili, sarà sua stessa premura cercare i responsabili di tanto dolore e morte che sicuramente non potranno sfuggire alla giustizia, pagando per tutto quello che hanno causato.
Per il futuro, il WWF Cile invita a intensificare le misure di prevenzione degli incendi boschivi. Normalmente, infatti, nei periodi che vanno da ottobre a maggio, le elevate temperature possono provocare il verificarsi di incendi. E’ necessario quindi saper reagire prontamente non appena si verifichino i primi incendi, in modo da evitare stragi come quella a cui tutto il Cile sta assistendo.