Campi Flegrei, le continue scosse spaventano la popolazione: prevista esercitazione nazionale

Ancora scosse in Campania, l’attività vulcanica dei Campi Flegrei ha ripreso incessante: popolazione spaventata. Che sta succedendo?

Zona rossa dei Campi Flegrei
Zona rossa dei Campi Flegrei (Immagine INGV – Orizzontenergia.it)

L’attività di bradisisimo, tipica della zona dei Campi Flegrei, ha ripreso incessantemente, dando origine a una lunga scia di scosse che sta terrorizzando la popolazione. Gli esperti continuano a monitorare la zona interessata, e al momento non si sbilanciano. Nel frattempo, per far fronte a questo fenomeno, in primavera è prevista una grande esercitazione nazionale.

Dopo qualche settimana di tranquillità, i Campi Flegrei sono tornati a ballare, spaventando a morte la popolazione dell’intera zona. L’ultima scossa di terremoto, registrata due giorni fa, di magnitudo 3,4 ha avuto epicentro a Bagnoli. Il sisma è stato avvertito nitidamente in tutta la città di Napoli. Le Forze dell’Ordine hanno ricevuto telefonate provenienti da tutto il napoletano e il casertano.

I Campi Flegrei spaventano la popolazione: ripresa l’attività di bradisismo, numerose le scosse

La zona dei Campi Flegrei
La zona dei Campi Flegrei (Immagine INGV – Orizzontenergia.it)

Gli ingegneri dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), insieme al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, sta pianificando una grande esercitazione nazionale, sul modello di Exe Flegrei 2019, per preparare la popolazione a ogni evenienza, anche la più drammatica. Si tratta di un test generale per far fronte al rischio sismico.

Approvato dal Governo alla fine dello scorso anno, ora si sta decidendo la data per l’attuazione del test. Il bradisismo è un fenomeno molto particolare, dove il suolo è in costante sollevamento. In alcuni punti dei Campi Flegrei, il suolo si è sollevato anche di diversi centimetri rispetto a decenni fa. Ogni anno, il terreno si solleva di qualche centimetro, scatenando appunto le scosse di terremoto.

Anche se le scosse di questi ultimi giorni sono state meno intense rispetto a qualche di qualche mese fa, c’è tanta paura. Il supervulcano, posto sotto la superficie della Campania, dà segnali precisi di risveglio. Il sollevamento del suolo ormai si è stabilizzato, 1 cm al mese, mentre nel 2023 la media è stata di 1,5 cm. Il territorio si sta gonfiando a una velocità impressionante.

Esercitazione per far fronte all’emergenza sismica in Campania

Al Rione Terra, a Pozzuoli, nel 2011 c’è stato il record di sollevamento, negli ultimi 15 anni il terreno si è infatti sollevato di oltre un metro. I fluidi di magma in risalita causano la rottura della roccia, scatenando le scosse di terremoto. Gli esperti mettono in allerta sull’eventualità di esplosioni freatiche, ossia esplosioni di vapore, ma senza coinvolgimento del magma.

Queste esplosioni potrebbero essere pericolosissime, sono imprevedibili e molto violente. La zona a maggiore rischio di esplosioni freatiche è quella di Solfatara-Pisciarelli. Il Vicecapo della Protezione Civile, Titti Postiglione, ha dichiarato che probabilmente l’esercitazione avverrà tra aprile e maggio.

L’esercitazione prevederà tre tipologie di emergenze: minimo danno, medio danno e massimo danno. Già nel 2019 c’è stata l’esercitazione Exe Flegrei, che aveva coinvolto i Comuni posti sulla “zona rossa”. La nuova esercitazione coinvolgerà sette Comuni.

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