L’Ue ha approvato la direttiva sulle case green. Ecco le nuove regole valide dal 2030.
Dopo ben tre anni di attese, l’Ue ha finalmente approvato la direttiva sulle case green, ovvero quella direttiva sull’efficienza energetica degli edifici. L’obiettivo di questo ambizioso progetto che ben presto diverrà realtà è quello di riuscire ad azzerare completamente le emissioni degli edifici entro il 2050. Ogni stato membro dovrà inviare un piano nazionale di ristrutturazione indicando la propria tabella di marcia e gli obiettivi da rispettare.
Il voto al Parlamento Europeo è passato con 370 a favore, 199 contrari e 46 astenuti. Oltre all’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050, nella direttiva figura anche la partenza delle nuove regole che saranno valide dal 2030. Scopriamo tutti i dettagli sulla direttiva case green.
Secondo la direttiva appena approvata, ogni stato membro dovrà prevedere la riduzione progressiva di consumo energetico di tutti gli edifici residenziali. L’obiettivo è quindi quello di tagliare il 16% entro il 2030 e il 20% entro il 2035. Importante, però, che si possa garantire che almeno il 55% della riduzione del consumo energetico sia conseguenza della ristrutturazione degli edifici con basse classi energetiche, cioè tutti quelli edifici che consumano tantissima energia e producono tanta CO2.
Tutte le nuove costruzioni, a partire dal 2030 dovranno essere a emissioni zero. Inoltre, i nuovi edifici di proprietà delle autorità pubbliche dovranno essere a emissioni zero già dal 2028. Altro punto importante toccato dalla direttiva appena approvata, riguarda l’eliminazione dei combustibili fossili dagli edifici residenziali. Dal prossimo anno tutti gli stati membri non potranno più offrire bonus energetici per l’acquisto o l’installazione di caldaie a gas metano, una tipologia di caldaie che inoltre diverrà vietata a partire dal 2040.
Un altro punto interessante della direttiva riguarda gli impianti solari e fotovoltaici. Tutti i nuovi edifici costruiti negli stati membri dell’Unione Europea dovranno essere tutti predisposti per l’installazione di impianti solari e fotovoltaici. Ovviamente, per gli edifici già esistenti idonei, questi impianti potranno essere gradualmente installati a partire dal 2027.
Nonostante tutte queste regole subentreranno in modo decisamente progressivo, la reazione della politica italiana è stata del tutto contraria all’approvazione di questa direttiva. Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega si sono infatti schierati contro la direttiva definendo i tempi “troppo stretti e rigorosi”, ignorante inoltre i sacrifici di tutte quelle famiglie che già devono fronteggiare gli importanti spese di un mutuo.
Tuttavia, alcuni partiti si sono schierati a favore della direttiva a case green. Parliamo di Pd e 5 Stelle che hanno votato a favore al Parlamento Europeo, dichiarando l’evidente eliminazione di alcuni importanti vincoli organizzativi grazie alla rivisitazione della proposta iniziale, divenuta infine decisamente più morbida e attuabile.
I tempi della proposta rivista oggi, rispetto a quelli iniziali del 2021, infatti, sono ben più lunghi, fattore che permette più facilità di organizzazione per mettere in pratica tutte le strategie necessarie per abbattere i consumi energetici degli edifici europei.