Ci sono delle piccole accortezze per quanto riguarda le annaffiature del geranio che, se seguite, possono aiutare la pianta a crescere rigogliosa.
Tra le piante che maggiormente vengono scelte per abbellire e dare un tocco di colore alle case si collocano sicuramente i gerani. Avere delle piante nel proprio appartamento non significa solo renderlo più accogliente, ma migliora anche l’umore ed il benessere di chi vive al suo interno.
In molti erroneamente, a volte, pensano che coltivare delle piante in casa richieda tempo e fatica, nulla di più sbagliato. Esistono delle specie che, difatti, non hanno la necessità di tante attenzioni e possono solo portare benefici. Il geranio è una di questa che necessita solo di qualche accortezza per regale una fioritura meravigliosa.
Il geranio è una pianta appartenente alla famiglia delle Geraniaceae originaria dell’Africa Meridionale, ma ormai diffusa in tutto il mondo. Il suo nome deriva dalla forma particolare dei frutti che ricordano il becco e la testa delle gru (la parola greca “ghéranos” significa, appunto, “gru”) e nel linguaggio dei fiori simboleggia l’amicizia e l’affetto, ma anche la gratitudine.
I fiori, che in base alle diverse varietà esistenti, possono essere di colore rosso, viola, bianco e rosa, e di forma ad ombrello, si aprono nel periodo compreso tra aprile e novembre. Il geranio può raggiungere anche l’altezza di 1,5 m e presenta anche delle foglie lungo tutto il fusto ed hanno una forma variabile in base alle specie, ma quasi tutte producono una grande quantità di fiori e foglie.
Questa pianta è ideale da coltivare in casa o all’esterno poiché è in grado di resistere alle basse o alle alte temperature e non richiede particolari cure, così come tante altre piante ad esempio il crisantemo, ma solo qualche attenzione così da non comprometterne la crescita.
Uno dei segreti per ottenere una fioritura magnifica e far crescere in salute i propri gerani è quello di badare bene alle annaffiature, tenendo conto delle temperature. Bisognerà concedere acqua regolarmente, ma senza esagerare per evitare i ristagni nel terreno che non dovrà essere, dunque, zuppo. Durante la stagione invernale è consigliato procedere una volta alla settimana, ma meglio al mattino in modo da evitare che l’acqua geli. Nei mesi più caldi, invece, aumentare le annaffiature a due-tre volte a settimana considerato che il terreno potrebbe essere secco.