L’attivista per il clima Greta Thunberg torna a far discutere: prima l’arresto e poi le nuove dichiarazioni contro i leader mondiali.
Nonostante i riflettori sulle proteste per il clima si siano abbassati, continua a far discutere la leader internazionale dei movimenti che si battono contro i cambiamenti climatici, ossia la giovane svedese Greta Thunberg. Nei giorni scorsi, la ragazza è stata arrestata due volte dalla polizia durante una manifestazione nei Paesi Bassi, dopo che lei e un gruppo di manifestanti avevano bloccato una strada.
La protesta, l’ennesima portata avanti a oltranza dalla giovane militante che ha creato Fridays for Future, era contro i nuovi finanziamenti ai combustibili fossili. La polizia ha detto che più di 400 persone sono state arrestate sabato scorso, di cui 12 per istigazione e tra queste anche la leader delle proteste, che è poi stata scarcerata subito dopo. La ragazzina che combatte per il Pianeta, dunque, non si è arresa e anzi le proteste si sono fatte più dure.
La battaglia di Greta Thunberg non si ferma: le ultime notizie
Nelle proteste dello scorso weekend in Olanda, immediatamente dopo la prima scarcerazione, Greta Thunberg si è poi nuovamente unita a un piccolo gruppo di manifestanti che stavano bloccando un’altra strada che porta alla stazione ferroviaria. Lì è stata trattenuta per un secondo fermo di polizia e condotta via a bordo di una volante, per poi essere nuovamente rilasciata.
Le proteste dell’altro giorno erano organizzate dal gruppo ambientalista Extinction Rebellion (XR) e la polizia è intervenuta, anche a cavallo, per evitare che i manifestanti entrassero in autostrada, minacciando il ricorso alle cariche se non si fossero fermati. “Stop ai sussidi per il carburante adesso!” e “Il pianeta sta morendo!”, questi gli slogan della piazza olandese dello scorso weekend.
Ma Greta Thunberg non si è limitata a partecipare alle manifestazioni: nelle scorse ore ha voluto commentare la sentenza della massima corte europea per i diritti umani, secondo cui la Svizzera non sta facendo abbastanza per affrontare il cambiamento climatico. Secondo la leader ambientalista, questa sentenza rappresenta “solo l’inizio” ed evidenzia come “in tutto il mondo sempre più persone portano i propri governi in tribunale”.
La leader delle proteste per il clima era a Strasburgo nelle scorse ore: “Non ci pieghiamo e continueremo a lottare ancora di più, perché in un’emergenza climatica è in gioco tutto”, ha detto davanti alle telecamere, facendosi così portavoce delle istanze di questa nuova piazza coinvolta nelle manifestazioni ambientaliste.