La transizione energetica passa anche dai metalli che assumono sempre più un ruolo cruciale nel processo: vediamo insieme di cosa si tratta
La transizione ecologica che sta interessando l’intero pianeta al fine di ridurre le emissioni di CO2 presuppone una serie di interventi mirati che progressivamente vadano a limitare i cambiamenti climatici, l’aumento della temperatura media globale e le conseguenze devastanti a cui assistiamo ogni giorno. Tutti i settori economici vengono coinvolti in questa fase di transizione che implica sfide di nuova generazione che devono essere studiate e superate con l’applicazione delle nuove tecnologie all’avanguardia.
Il passaggio all’elettrico è preponderante per arrivare ad una situazione generale di basse emissioni di carbonio e la produzione di batterie e di veicoli elettrici è in piena espansione. L’intera filiera viene interessata dalla domanda esponenzialmente crescente degli approvvigionamenti di metalli con un alto coinvolgimento del settore minerario. Tale ambito si deve quindi resettare per poter affrontare le nuove richieste ponendo la necessaria attenzione agli impatti ambientali derivanti.
I metalli
L’estrazione mineraria è un fondamentale settore per l’approvvigionamento dei minerali essenziali come ferro, carbone, rame, piombo, nickel, stagno, zinco e terre rare. I giacimenti minerari sono una risorsa molto diversificata e importantissima per la sopravvivenza della produzione industriale con l’estrazione delle materie prime. Nell’ambito della transizione ecologica i metalli diventano primari grazie alle loro caratteristiche e proprietà intrinseche e il loro utilizzo è in continua crescita.
I metalli diventano quindi cruciali nel processo di transizione ecologica che il mondo sta affrontando per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera e per determinare un limite alla crisi climatica. La domanda di alcuni di essi come alluminio, rame, zinco, stagno, piombo e nickel, è notevolmente aumentata proprio in riferimento al settore dell’energia verde.
Un nuovo approccio del settore minerario
L‘aumento nella domanda di metalli essenziali pone alcune sfide al settore minerario. L’approccio è quello di ottemperare alle esigenze crescenti del mercato dell’energia verde attuando tutte le precauzioni necessarie per evitare i rischi ambientali e sociali propri del settore. La generazione dei rifiuti derivanti dalle estrazioni minerarie sono il primo problema da affrontare, così come il massiccio utilizzo di enormi quantità di acqua durante la fase estrattive e di lavorazione dei metalli che deve essere ripensata in termini di anti spreco.
Ultima considerazione è quella relativa alle emissioni dirette di CO2 che intervengono in modo significativo durante i processi energetici utilizzati nell’estrazione e nella lavorazione dei metalli. Gli impatti quindi sono molto negativi ed è necessario implementare la visione sostenibile del settore estrattivo, mitigando il più possibile tali effetti deleteri. Innovazione e tecnologia possono aiutare il processo di transizione e cambiamento nell’estrazione mineraria, con lo sviluppo di modelli sostenibili e alternativi. Per far fronte alla crescita della domanda di metalli utili alla transizione ecologica, come ci spiega il Sole 24ore, fatta di veicoli elettrici e produzione di batterie, pannelli fotovoltaici e reti elettriche, è imprescindibile trovare il giusto equilibrio tra la capacità di soddisfare la domanda e la sostenibilità ambientale relativa.