Vetro e luce per un’opera rivoluzionaria: da Parigi arriva un’installazione che lascia a bocca aperta

Un’installazione molto particolare è stata ammirata, lo scorso autunno, nel cuore di Parigi, si chiama Reflexions e gioca con il vetro e i riflessi di luce.

Installazione di Emmanuel Barrois
Installazione di Emmanuel Barrois (Orizzontenergia.it)

All’interno dei Giardini del Palais-Royal di Parigi è stata esposta, qualche mese fa, lo scorso autunno, una particolare installazione tutta da ammirare. Si tratta di un’installazione rivoluzionaria, che a fissarla fa venire un po’ il mal di testa e le vertigini, essendo composta totalmente di vetro e gioca con i riflessi della luce. Si chiama Reflexions, opera dell’architetto Emmanuel Barrois.

La struttura è alta ben 15 metri e ha svettato nei Giardini Reali di Parigi per due mesi. Installata lo scorso 15 settembre 2023 e rimasta in bella mostra fino al 15 novembre, ha stregato gli sguardi di milioni di turisti e cittadini parigini. La struttura è molto interessante perché gioca con i riflessi di luce, ipnotizzando i visitatori. L’idea di base per la sua costruzione, a detta dello stesso autore, c’era la volontà di indagare sul rapporto tra materialità e immaterialità.

Tra materialità e immaterialità, cos’è Reflexions, l’opera di Emmanuel Barrios

L'insolita installaizone a Parigi
L’insolita installaizone a Parigi (Orizzontenergia.it)

Si gioca sulla trasparenza e sull’opacità, per trasmettere ai visitatori il concetto di presenza e di assenza all’interno di uno spazio. In effetti, osservare la struttura di vetro fa venire il mal di testa, proprio perché i riflessi di luce ingannano l’occhio, lo confondono. Proprio come un prisma, Reflexions presenta elementi in vetro che proiettano riflessi colorati.

Oltre alle sue qualità estetiche, l’opera di Barrios offre anche un contributo sul fronte del riciclo del vetro, e infatti Reflexions si inserisce all’interno dell’architettura sostenibile, come tante altre strutture ecosostenibili che abbiamo avuto modo di raccontare. Emmanuel Barrios non è soltanto un architetto, ma anche un abile vetraio, che cerca di miscelare sapientemente tecnologie industriali con sapienza artigiana.

La tecnica utilizzata per creare la struttura in vetro

Vanta esperienze insieme a importanti architetti mondiali, creando opere sperimentali di grande fascino. Per creare Reflexions ci sono volute 12 mila ore di lavoro manuale in officina e otto tonnellate di vetro. Senza contare che per la sua realizzazione effettiva, Barrios si è dovuto appoggiare allo studio di progettazione Bollinger & Grohmann per garantire la sicurezza dell’intera struttura.

Sono 6 mila metri di prismi intrecciati, per una prodezza tecnica rivoluzionaria. Un approccio scientifico per dare sfogo alla fantasia, in una singolare installazione che crea bellissimi effetti ottici e riflessi dell’arcobaleno. Per Barrois il vetro non è un semplice materiale, è uno stile di vita e anche uno spazio di libertà.

Dopo aver lavorato come architetto restauratore di vetrate nelle cattedrali, l’artista ha iniziato a progettare installazioni moderne, portando avanti una ricerca costante sul vetro e sul suo impiego. Investire sul futuro, grazie alla bioarchitettura gli edifici acquistano valore.

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