Anche in Italia è possibile ammirare il fenomeno dei geyser, ma solo in alcune regioni. Ecco quali e dove si trovano di preciso.
I geyser sono dei fenomeni geotermici caratterizzati da eruzioni ad intermittenza di acqua calda e vapore. E sempre da un punto di vista scientifico, si tratta di una delle manifestazioni del vulcanismo secondario; si tratta quindi di un fenomeno che si manifesta solo ed esclusivamente in zone vulcaniche.
Al di là dell’aspetto scientifico però, i geyser sono anche un fenomeno affascinante che ha reso famosi angoli altrimenti sconosciuti della terra, rendendoli anche attrazione turistica: su tutti i geyser del Parco Nazionale dello Yellowstone negli Stati Uniti e quelli suggestivi tra i ghiacciai islandesi. Ma di certo questi non sono gli unici e anzi si trovano geyser anche nella zona dell’El Tatio in Cile, sull’isola di Umnak in Alaska, e poi tra i deserti e le lagune di Pitosì in Bolivia, la zona di Taupo in Nuova Zelanda ed infine nella penisola di Kamcatka in Russia.
Sono questi gli unici veri geyser di formazione naturale esistenti. L’Italia infatti non ha geyser veri e propri, ma piuttosto zone vulcaniche dove si manifesta il cosiddetto fenomeno del soffione boracifero caratterizzato dall’emissione violenta ed intermittente di vapore acqueo e gas ad alte temperature.
Sono essenzialmente tre le regioni dello Stivale che presentano il fenomeno del soffione boracifero il più simile ai geyser in senso stretto. E si tratta di Toscana, Lazio e Campania.
In Toscana c’è quella che è chiamata la Valle di Diavolo zona conosciuta proprio per la versione nostrana dei geyser. Al centro c’è il paese di Larderello dove per la prima volta in tutto il mondo si è iniziato a sfruttare l’energia geotermica. I soffioni qui sono così antichi e famosi, che già il Sommo Poeta Dante Alighieri vi si ispiro per descrivere il paesaggio raccontato nell’Inferno della sua Divina Commedia.
A questo si aggiunge anche il Parco delle Fumarole di Sasso Pisano, che fa parte della stessa zona. Siamo nella Val di Cecina e questo luogo sembra lo scenario perfetto di un film apocalittico, un luogo minaccioso ma visitabile grazie ad un sentiero allestito.
Si scende un po’ giù per la Caldara di Manziana siamo nei pressi del Lago di Bracciano a nord di Roma. In questo piccolo comune si trova un cratere con un’estensione di 90 ettari e che rappresenta uno dei biotipi più importanti dell’Italia centrale. Si ha la sensazione di camminare in un deserto a cui però si arriva dopo aver attraversato un bosco di betulle. Il geyser principale è circondato da una zona paludosa dove sono attivi piccoli geyser che emanano un forte odore di zolfo.
E a proposito di zolfo si deve scendere in Campania per arrivare all’ultima delle zone in cui si manifesta il fenomeno del soffione boracifero e non solo per la verità. Si tratta della Solfatara di Pozzuoli nel pieno dei Campi Flegrei, in questi giorni al centro delle cronache a causa dei terremoti dovuti al bradisismo della zona. La solfatara è a tutti gli effetti un vulcano in stato di quiescenza che mostra la sua presenza attraverso una serie di fenomeni tra cui appunto le fumarole.